“Sono passati più di dieci giorni da quando i lavoratori hanno lasciato l’occupazione sulla ciminiera di Portovesme ma ancora non si intravedono soluzioni al problema. Il Governo ha annunciato l’avvio di una serie di interlocuzioni che non hanno ancora coinvolto le parti sociali, e non ha dato corso a quella che sarebbe dovuta essere la seconda fase della vertenza.” A lamentare l’accaduto le Segreterie Confederali e Territoriali della CGIL / Filctem CGIL, CISL/Femca CISL e UIL/Uiltec UIL per bocca dei segretari Franco Bardi, Emanuele Madeddu, Salvatore Vincis, Vincenzo Lai, Andrea Lai e Pierluigi Loi.
“A questo punto, – proseguono i sindacalisti – davanti a questo silenzio non resta che riavviare la mobilitazione. I prossimi giorni, con il coordinamento sindacale operante nella fabbrica, si deciderà che iniziative mettere in campo, ma appare scontato che saremo a Roma. E al ministero delle Imprese e Made in Italy chiederemo risposte di persona direttamente a Roma. Il tempo scorre e risposte ancora non ne arrivano, mentre la cassa integrazione, così come lo stop agli impianti sono partiti. E’ giunto il momento che ognuno si assuma le proprie responsabilità e onori gli impegni assunti.”
Fonte: comunicato stampa
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