“Le risultanze dell’incontro tenutosi ieri tra organizzazioni sindacali, Regione, Governo nazionale e la dirigenza della Portovesme SRL, dimostrano ancora una volta la poca affidabilità della multinazionale anglo-svizzera.” A dichiararlo il consigliere regionale del Psd’Az, Fabio Usai, espressione del territorio sulcitano.
“Nonostante la nuova congiuntura inflativa continentale-nazionale – prosegue Usai – che favorisce il riequilibrio dei costi energetici, ovvero anche gli interventi messi in campo dal Governo nazionale e Regione per calmierare i costi e sostenere la possibile ripresa produttiva, la dirigenza della Portovesme SRL continua nella sua opera di ricatto verso i lavoratori e l’intero territorio, rifiutando di riavviare gli impianti.
Il suo è un comportamento inaccettabile. Qualcuno di molto famoso affermava che a pensar male si fa peccato, ma spesso ci s’azzecca. Ecco non vorremmo pensare male, ma una domanda sorge spontanea: dietro la reticenza della multinazionale svizzera c’è solo la spasmodica ricerca delle migliori condizioni di vantaggio e quindi del massimo profitto, a costo di umiliare le legittime prerogative dei lavoratori e delle rispettive famiglie, o le intenzioni sono altre e ben più drammatiche e gravi?”
“L’azienda – specifica il consigliere – negli anni ha conseguito importanti profitti, anche impattando sull’ambiente e la salute pubblica. Pertanto la smetta di giocare sulla pelle dei lavoratori e in generale degli abitanti di questo territorio, e dimostri una volta per tutte di voler restare a produrre e investire qui, con atti concreti. Riavviando gli impianti e richiamando tutti a lavoro. I fattori economici adesso lo permettono, non ci sono più scuse.
In caso contrario – chiosa Usai – sarà battaglia dura al fianco delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori, di tutta la classe politica territoriale e regionale, per scongiurare l’ennesima, nuova, emorragia di buste paga che stavolta potrebbe infliggere il colpo più duro al Sulcis Iglesiente.”
Fonte: comunicato stampa
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