“Le nostre imprese energivore si trovano oggi a subire una concorrenza impari rispetto non solo delle aziende nazionali ma anche di quelle internazionali. La differenza dei costi dell’energia penalizza in modo particolarmente pesante la Sardegna, ponendola in una condizione di enorme svantaggio.” A dichiararlo è il consigliere della Lega Sardegna e responsabile regionale del dipartimento energia, Michele Ennas “Ho lavorato per far si che anche il Consiglio Regionale si esprimesse su questo e durante la discussione della Finanziaria 2022 è stato approvato un Ordine del Giorno del quale sono primo firmatario che richiama la necessità di garantire alle aziende sarde le stesse condizioni delle aziende della penisola. E’ una questione che riguarda tante aziende del sistema produttivo sardo e di cui la Portovesme s.r.l. in tal senso è la più rappresentativa. Certamente quello che oggi ci preoccupa maggiormente sono le ricadute negative in termini occupazionali. L’interruzione delle attività lascerebbe senza reddito 1.500 lavoratori, rispettive famiglie e decine di imprese sarde.”
L’impegno del consigliere del Sulcis Iglesiente resta quello di seguire attentamente gli sviluppi che si avranno in Parlamento “ Posto che la questione della superinterrompibilità, sulla quale la LEGA aveva proposto al Senato un emendamento non approvato, debba essere rilanciata alla luce delle nuove posizioni europee sul tema aiuti di Stato, attualmente si è al lavoro facendo fronte comune per raggiungere il risultato dell’approvazione in Parlamento di un emendamento al DL 17/2022 “DL energia”che va nella direzione di calmierare i costi energetici con priorità alle aziende delle isole maggiori.”
L’impegno di monitorare la situazione è stata presa anche dal Presidente della Regione che “sta seguendo e continuerà a seguire in prima persona la questione. Teniamo alta l’attenzione con un rinnovato appello anche ai rappresentanti sardi nelle istituzioni nazionali. Continuiamo a lavorare per far sentire la nostra voce e i nostri diritti e mantenere in vita il nostro sistema industriale e il lavoro”.
fonte: comunicato stampa
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