“Dove non c’è amore per la cultura il tempo è perso” è lo slogan di apertura del convegno svoltosi sabato 29 ottobre presso la Sala Alcoa Foundation di Portoscuso alle ore 21.00.
“Ottobre, mese della Cultura” si è concluso con la quarta conferenza tenuta da Don Antonio Mura, parroco della Comunità cristiana di Santa Maria d’Itria e di San Giovanni. Tema della serata “Tradizioni e Pietà popolare”: Conoscere per camminare nella storia di un popolo. “Possiamo veramente affermare, – commenta Leo Basilio Pusceddu, – che mai si era tentato di organizzare un evento con tematiche specifiche che riguardano la cultura di Portoscuso. Quattro sabati pieni di interesse e partecipazione da parte della popolazione e soprattutto un riscontro positivo ottenuto dalle associazioni e dai relatori che hanno aderito all’iniziativa di Sardinian Events. L’evento culturale, – aggiunge Pusceddu, – rientra tra i progetti come da statuto dell’associazione intenzionata a promuovere in futuro altri momenti che arricchiscono le nostre conoscenze. A concludere il mese culturale, don Antonio Mura, che nel corso della conferenza ha rimarcato l’importanza della religiosità popolare, come forma con profonde radici di cultura che arriva dal popolo, in un atteggiamento fondamentale, che cerca i rapporti col divino.
Leo Basilio Pusceddu nell’apertura del convegno ha voluto presentare due passaggi molto significativi dell’esortazione apostolica Evangeli nuntiandi, Paolo VI che parla sull’evangelizzazione nel mondo contemporaneo, parlando della pietà popolare: “Qui tocchiamo un aspetto dell’evangelizzazione che non può lasciare insensibili. Vogliamo parlare di quella realtà che si designa spesso oggi col termine di religiosità popolare”.
“Conoscere per camminare nella storia di un popolo” apre la lectio di don Antonio mettendo in risalto tre aspetti che ci portano a riconoscerci nella “pietà popolare” che indica il complesso di manifestazioni, prevalentemente di carattere comunitario, che nell’ambito della fede cristiana si esprime non secondo i moduli e le leggi proprie della liturgia, ma in forme caratteristiche sorte dal popolo e dalla sua cultura.
Una necessità del popolo. La spiritualità passa attraverso molte vie. Una di esse è la pietà popolare ed è una delle ricchezze del nostro popolo, è un tesoro prezioso della Chiesa cattolica
Una scuola di fede. La religiosità della pietà popolare è una scuola di fede, poiché conduce il fedele alla vita di Cristo, dei santi e alle pratiche di pietà. La religiosità e la pietà popolare sono utili nella misura in cui aiutano la nostra conversione.
Cammino di spiritualità. La pietà popolare possiede un elemento molto importante per la comprensione della fede: prende la fede dal puro razionalismo nel quale si dà valore solo alla conoscenza della dottrina e la orienta a infondere gli insegnamenti nel cuore.
La serata si è conclusa con l’assegnazione del riconoscimento alla cultura a don Antonio Mura per aver dato lustro nell’ambito dell’evento con la lectio magistralis, come momento culturale e di amore alle più antiche e suggestive tradizioni di Portoscuso. L’elogio è stato consegnato dal Sindaco dott. Ignazio Atzori in rappresentanza dell’amministrazione comunale che ha patrocinato la manifestazione.
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