E’ stato presentato venerdì 8 settembre, nella sala comunale di Portoscuso il Progetto Archimede, un progetto del gruppo FLACERS e del Gruppo Archimede estremamente innovativo e completamente green per la realizzazione di una centrale idroelettrica sottomarina ad impatto zero. Una possibile opportunità offerta al territorio del Sulcis per poter produrre energia da destinare al funzionamento degli apparati industriali del territorio a un costo competitivo e ad impatto fortemente ecosostenibile.
Ai saluti del Sindaco Ignazio Atzori che ha fatto gli onori di casa ha fatto seguito la presentazione dell’Avvocato Giovanni Martorelli Amministrato Delegato dell’azienda Archimede: ”La nuova Centrale Idroelettrica Sottomarina, dovrebbe un indotto lavorativo importante, creando delle industrie produttrici di macchinari da corredo – ha esordito il dirigente davanti alla platea e al fianco di Vincenzo Falco Presidente Fondatore e Mauro Dessì Presidente della sede di Cagliari e Carbonia – Sono poche le centrali che si ripagano in cosi poco tempo. Per capire la tecnologia relativa mi fu detto; hai presente quando metti un pallone sott’acqua? Ecco pensa a quella forza gravitazionale che tende a fare uscire dall’acqua il pallone. Quella forza viene intercettata ed elaborata, con un impatto ambientale pari a zero”
Davanti a una platea attenta composta dalle rappresentanze sindacali del territorio l’Amministrazione ha poi completato con delle slide di presentazione il racconto tecnico del progetto, rispondendo ai quesiti del rappresentanti degli industriali e dei sindacati: “Non abbiamo bisogno dell’accumulo, la spinta gravitazionale, il principio fisico che ci consente di progettare, fa si che si attivi di un meccanismo continuo. La rete ha momenti di picco e altri in cui sono insufficienti, il sistema di interscambio dev’essere fermato, questo. Il business plan? In 11 mesi si recupererebbe il capitale investito. Il progetto potrebbe portare con se anche la nascita di una cantieristica legata a queste macchine che si tradurrebbe in migliaia di posti di lavoro. Noi prevediamo la gestione di questo. Dalle macchine, agli stabilimenti, un’opportunità importante valorizzazione del territorio che andrebbe a braccetto con l’ambiente e l’ecosistema”
A coordinare gli interventi moderati da Mauro Dessi, Presidente della Flacers Sud Sardegna, l’appoggio del Css Sardegna, Ente di Terzo Settore rappresentato da Gianni Sau, che ha ritmato gli interventi dei partecipanti. Sono poi intervenuti il Sindaco di Nuxis, Romeo Ghilleri: “Bisogna capire, è un’energia importante. Esistono già dei prototipi?” A lui si sono aggiunti i rappresentanti dei sindacati, “Come sindacalista mi chiedo – ha esordito Federico Matta della Uil – quali sarebbero le ricadute in termini occupazionali. Questo prototipo verra installato in questo mare o altrove nell’Isola?”. Ha poi continuato Vincenzo Lai della CISL; “Se fosse cosi avremo risolto la situazione del territorio, lo spero. Va bene tutto ma tutto si deve integrare con l’industria già esistente”
Domande e quesiti anche da parte di Franco Bardi della CGIL. “La politica non ha dato risposte, abbiamo chiuso fabbriche per mancanza di energia (il 48% del suo costo incide sul prodotto), mi chiedo; se non interveniamo chiude tutto, assistiamo nuove startUP, ma non vogliamo che il tradizionale legato al carbone sparisca. Sburocratizzare sarebbe l’ideale, sosteniamo le nuove idee, ma nello stesso tempo vogliamo risposte certe e immediate”
“Noi lavoriamo nel campo dell’innovazione – ha aggiunto Vincenzo Falco, Presidente/Fondatore della FLACERS – Non vogliamo grandi industrie ma piccole e medie imprese, di nicchia e di settore. E’ il nostro obiettivo principale. Spero che questo sia il primo di tanti altri incontri. Il nostro obiettivo è dare supporto, il problema sta nel capire, a livello locale, in che forma si vuole lo sviluppo. Noi abbiamo tutti gli strumenti, ma abbiamo necessità di risposte a livello governativo. Di ricerca, sviluppo ed energia, non possiamo fare a meno. La nostra federazione sta aprendo sedi a Cagliari, Carbonia, in Cile, a Londra, in Marocco. Attualmente abbiamo delle aziende italiane, ma aspettiamo le estere. Dagli Usa si stanno proponendo. Ho sempre avuto un’apertura mentale che mi ha permesso di crescere, da valdostano vorrei portare sviluppo a questa regione, sarebbe bello vedere lo statuto speciale applicato come nella mia regione”
E’ intervenuto in chiusura anche l’Onorevole Michele Ennas Consigliere Regionale della Lega Salvini Sardegna, membro della III e VI commissione: “Occorre valutare la misura energivora delle nostre industrie. Quando è stata fatta la stesura del Dpcm abbiamo avuto la consapevolezza che dall’esito di quella procedura nasce la possibilità di ricevere risposte. Specie nel bilanciamento fra Sardegna e resto delle Regioni, ci si augura che verranno compensate. Abbiamo una storia industriale importante, che è dentro il nostro Dna, va sostenuta e implementata guardando a quelle che sono le tecnologie del futuro“. Ha poi concluso Ennas che è ingegnere ambientale, aprendo alla possibilità che il Progetto possa risultare interessante per il Sulcis: “Perchè noi no, perché non possiamo aprire alle nuove iniziative? C’è la necessita di guardare al presente ma anche alla prospettiva, pragmatismo e lavoro, tutti insieme dobbiamo remare verso questo. Per i fondi europei occorre farsi promotori e il PNNR ha dei segmenti che se ci facciamo promotori di progetti virtuosi, ci porterebbero a giungere a una soluzione, cosi come per l’Einstein Telescope di Lula, vorrei che ci si giocasse l’opportunità come in quel caso. Sposo la capacita di guardare oltre, me ne faro promotore, se opportuno. Trovo il Progetto Archimede confacente per le aziende attuali e quelle che si potranno insediare in futuro. Qualsiasi intervento sarà bene che sia funzionale realmente ad altri progetti, io mi faccio promotore di cose concrete quando vedo che i modelli sono tra loro complementari e non alternativi”.
Fonte: comunicato stampa
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