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Politica Regionale: Verso il termine della XVI legislatura Sarda

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Salvo altri scenari, l’anno prossimo a marzo 2024, i Sardi saranno chiamati alle urne per il rinnovo del Consiglio Regionale e per l’elezione diretta del Presidente della Regione per la XVII legislatura.

Quindi a sette mesi circa, dalla scadenza naturale della XVI legislatura Sarda, per gli schieramenti politici che intendono proporsi agli elettori nella prossima campagna elettorale, è dunque tempo di incontri e di preparativi preliminari proprio in vista del prossimo appuntamento elettorale. Nel 2024 oltre che per le Regionali si voterà anche per le elezioni Europee.

Fin dalla prima elezione diretta del Presidente della Regione Sardegna, ovvero dal 2004, la prassi consolidata ha sempre visto l’alternanza costante di governo tra centrosinistra e centrodestra.

Dal 2004 al 2009 Renato Soru per la XIII legislatura sostenuto da una maggioranza di centrosinistra

(terminata qualche mese in anticipo per dimissioni del Presidente).

Dal 2009 al 2014 Ugo Cappellacci per la XIV legislatura sostenuto da una maggioranza di centrodestra

(terminata a scadenza naturale).

Dal 2014 al 2019 Francesco Pigliaru per la XV legislatura sostenuto da una maggioranza di centrosinistra

(terminata a scadenza naturale).

Dal 2019 a oggi Cristian Solinas per la XVI legislatura sostenuto da una maggioranza di centrodestra (in corso).

Che cosa è la legislatura Regionale?

Tralasciando il burrascoso iter per la convalida degli eletti, passaggio complesso che richiede di regola qualche giorno a cui poi seguono di solito valanghe di ricorsi dai non eletti in Consiglio, sotto un profilo giuridico e tecnico, la legislatura non è altro che il periodo in cui il Consiglio Regionale e il Presidente della Regione rimangono in carica. (Le eventuali dimissioni del Presidente comportano lo scioglimento automatico del Consiglio).

La convocazione della prima seduta, inaugura la nuova legislatura e, i neoeletti e rieletti Consiglieri Regionali, prestando giuramento, entrano nel pieno delle loro funzioni.

Con il giuramento e il discorso in aula del neo Presidente della Regione, con la presentazione della nuova giunta (organo esecutivo), e con l’insediamento dei membri proclamati eletti nella massima assemblea Sarda (organo legislativo che resta in carica di regola per cinque anni salvo deroghe in casi specifici), la nuova legislatura comincia.

Si passa poi al voto in aula per l’elezione del Presidente del Consiglio Regionale che avrà il compito di organizzare e coordinare coi capigruppo i lavori del Consiglio per tutta la durata della legislatura.

Quindi sotto un profilo sostanziale la legislatura è anche un arco temporale in cui attraverso l’indirizzo politico e la produzione di norme, si procede alla realizzazione o quantomeno si tenta di portare avanti il programma elettorale.

Ciò nonostante qualunque sia il prossimo schieramento politico che avrà il nobile compito di governare la Sardegna nella prossima legislatura, il futuro Presidente della Regione Sardegna e il prossimo Consiglio Regionale, affronteranno per l’ennesima volta questioni delicate e complesse quali la sanità, la continuità territoriale, l’organizzazione interna e le provincie, crisi industriali ecc.. , questioni quindi oramai note e che nel tempo hanno di fatto aumentato disagi e incertezze per la qualità della vita dei Sardi.

 

di Luca Norco

 

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