Il Coronavirus non ferma i trapianti e la generosità dei sardi. Al Policlinico è stato prelevato il fegato di un paziente 86enne, trapiantato poi su un altro paziente sardo dell’equipe di Fausto Zamboni.
Il donatore era ricoverato al Policlinico Duilio Casula per un’emorragia cerebrale a cui è poi sopraggiunta la morte. La moglie del paziente ha dato l’assenso alla donazione ed è partita la macchina dei trapianti. L’accertamento di morte cerebrale è iniziato alle 21,30 ed è terminato questa mattina alle 4,30. Alle 7 l’equipe per il prelievo era già in una delle sale operatorie al Policlinico. Terminato il prelievo, il fegato è stato portato al Brotzu dove era in attesa il ricevente.
«È importante che le donazioni non si fermino – dice il direttore generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari, Giorgio Sorrentino – anche se siamo in un momento delicato con la pandemia in corso. È fondamentale che continui a crescere la cultura del dono». Sorrentino sottolinea, «il grande impegno di tutto il personale che si è prodigato per la riuscita del prelievo e la grande collaborazione con il Brotzu e il centro regionale dei trapianti: un lavoro di squadra fondamentale».
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