Il poker sportivo sta conquistando un numero sempre più ampio di appassionati e rispetto al 2006, anno di fondazione della Federazione Italiana Gioco Poker (FIGP), il movimento è cresciuto esponenzialmente. Il gioco che nasce dal poker sportivo è praticato solo in modalità torneo: per potervi accedere è necessario il pagamento di una quota, identica per tutti i giocatori, e ciò implica l’assegnazione di un certo numero di fiches. Una volta che il giocatore viene eliminato dal torneo, non è possibile un suo reinserimento nel tabellone. Si tratta di una regolamentazione ferrea in modo tale da potersi distinguere in maniera chiara e netta dai tanti poker clandestini che hanno animato i decenni passati e ad oggi considerati, come all’epoca, illegali.
Le World Series of Poker sono ad oggi il maggior torneo al mondo e si disputano negli Stati Uniti, a Las Vegas: pur essendo attive dagli anni ’70, il vero boom è arrivato solo negli anni ’90. La loro popolarità non accenna a diminuire e anzi, attirano anche attori e calciatori, che si professano grandi appassionati del gioco. Ancora più grande è stato l’aumento di seguito con l’introduzione di internet e soprattutto delle conseguenti introduzioni delle poker rooms. In Italia per trovare i primi circoli di poker sportivo è necessario attendere il 2005, anno in cui sono iniziati anche i primi tornei. Il primo atto legislativo che si occupa di regolamentare questa nuova disciplina è il Decreto Bersani, poi divenuto legge, del 2006: dalla lettura integrale del testo (consultabile online ricercando la Legge 248 di quell’anno) è possibile estrapolare la definizione di Skill Games, nei quali il poker si configura come soggetto principale. Il poker sportivo, perciò, diviene ufficialmente un gioco di abilità. Il poker sportivo si divide in due principali tipologie di competizioni: i Sit’n’Go e i cosiddetti tornei multitavolo. Il primo tipo prevede una quota di ingresso e un numero ridotto di partecipanti (solitamente in un range compreso tra 6 e 9). La seconda opzione invece prevede che i giocatori si siedano a più tavoli, con conseguente allungamento dei tempi di svolgimento dell’intero torneo. Per quanto riguarda le modalità invece, si dividono in live ed online: nella seconda tipologia il classico tavolo verde viene sostituito da una fedele riproduzione sul web, la struttura del torneo però non cambia.
Anzi, la vera spinta propulsiva alla crescita e alla diffusione del Poker si ha con l’introduzione di internet, che permette di giocare a distanza sfidando altri giocatori o il computer. Lo stesso vale per bingo e lotterie, ad esempio, senza tralasciare le slot e le caratteristiche del video poker. Il mercato del gioco in Europa riveste un ruolo chiave in quanto a introiti: a detenere il record di giocatori resta il Regno Unito, ma in seconda posizione si trova l’Italia, seguita a ruota da Germania, Francia e Spagna. Si tratta di un settore che non conosce crisi al momento e gli esperti del settore stimano una crescita esponenziale fino al 2026, in cui gli incassi potrebbero raggiungere la cifra record di oltre 126 miliardi di euro (Fonte: il Sole24ore).
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