STRASBURGO – “Noi non abbiamo un trattamento speciale destinato all’Italia per il Pnrr. Tutte le discussioni di stasera su questo argomento si applicano a tutti gli Stati membri, Italia compresa. Abbiamo delle norme che dicono cos’è possibile modificare dei piani, e questo significa che non cominciamo da zero, non ridiscutiamo tutti i piani per ogni singolo paese”. Lo ha detto il commissario Ue per l’Economia, Paolo Gentiloni, in audizione al Pe, rispondendo a una domanda sulla modifica del Pnrr proposta da Fdi.
“Credo che durante tutta la durata del Next Generation Eu avremo 20 o 30 elezioni nazionali – ha spiegato Gentiloni – non possiamo certo cambiare i nostri piani per questo. Ma siamo aperti a discutere con tutti i governi che vengono eletti, compreso quello che sarà eletto in Italia”.
“Abbiamo discusso a lungo di quale deve essere la base per adeguare i piani”, ha invece affermato il vice presidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, in audizione alle commissioni Affari economici e Bilanci al Parlamento europeo, rispondendo a una domanda sull’eventuale modifica del Pnrr italiano da parte del prossimo governo. “Nel processo di adeguamento ci attendiamo che non venga ridotta l’ambizione del piano – ha aggiunto – L’obiettivo del 37% per l’azione climatica deve essere rispettato, quindi da quel punto di vista non ci attendiamo un livello di ambizione più basso: ci devono essere circostanze obiettive se gli Stati membri affermano che magari un target non può essere raggiunto”.
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