ROMA – I lavoratori autonomi che svolgono l’attività di pesca sono tenuti a versare all’INPS un contributo mensile, soggetto ad adeguamento annuale, commisurato alla misura del salario convenzionale per i pescatori della piccola pesca marittima e delle acque interne associati in cooperativa.
Per gli anni 2020 e 2021, l’ISTAT ha comunicato che la variazione percentuale verificatasi nell’indice dei prezzi al consumo ammonta a +1,9%. Nella circolare INPS 27 gennaio 2022, n. 13 viene riportata la retribuzione mensile sulla quale devono essere calcolati, per il 2022, i contributi dovuti dai pescatori autonomi.
Pescatori autonomi: l’aliquota contributiva per il 2022
Nella circolare vengono indicati, inoltre, l’aliquota contributiva dovuta al Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti, gli sgravi contributivi e le modalità di riscossione del contributo di maternità. Il versamento del contributo deve essere effettuato in rate mensili con scadenza il giorno 16 di ogni mese. Nulla è innovato in materia di versamento del contributo che, si rammenta, deve essere effettuato in rate mensili aventi scadenza il giorno 16 di ogni mese.
L’Istituto provvederà ad inviare agli assicurati le comunicazioni contenenti i dati utili per il versamento della contribuzione dovuta per l’anno 2022. In applicazione di quanto disposto dall’articolo 37, comma 49, del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, e dall’articolo 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 4 ottobre 2006, non si procede all’invio dei modelli F24 ai pescatori autonomi titolari di partita IVA.
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