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Parte il nuovo digitale terrestre, ma la Sardegna è già al giro di boa

Le tv locali chiedono fondi straordinari
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ROMA – Parte il nuovo digitale terrestre. Si comincia da oggi, 3 gennaio, con la risintonizzazione delle frequenze. Lo schema impostato dal Mise si concluderà entro il 30 giugno di quest’anno. Dal gennaio 2023 in tutto il Paese sarà fruibile esclusivamente lo standard DVBT-2. Pertanto chi non si sarà adeguato non potrà più vedere i vari canali televisivi.

Dal 3 gennaio al 9 marzo toccherà a Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia (esclusa la provincia di Mantova) e province di Piacenza, Trento e Bolzano. Dal 9 febbraio al 14 marzo saranno invece interessate dal provvedimento Veneto, provincia di Mantova, Friuli Venezia Giulia e Emilia Romagna.

Parte il nuovo digitale terrestre, ma la Sardegna è già al giro di boa

Dal 1° marzo al 15 maggio entreranno poi in scena Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata, Abruzzo, Molise e Marche. Dal 1° maggio al 30 giugno, infine, sarà la volta di Liguria, Toscana, Umbria, Lazio e Campania. Più avanti delle altre regioni è la Sardegna, dove lo switch off è già scattato lo scorso 15 novembre e si completerà domani, 4 gennaio.

Per verificare se l’apparecchio è compatibile con lo standard di alta definizione, bisogna digitare i due canali test 100 e 200: se si visualizza il messaggio “Test HEVC Main10”, significa che il proprio televisore è abilitato alla ricezione. È ancora possibile chiedere i bonus che consentono di acquistare un decoder o direttamente una nuova tv.

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