Secondo indiscrezioni, gli inquirenti hanno fermato e stanno interrogando altre 5 persone, oltre all'autore dell'attentato
Terrore a Parigi di fronte all’ex sede del giornale satirico Charlie Hebdo. È successo questa mattina intorno alle 11.45, quando un giovane di 18 anni, insieme a un presunto complice, ha aggredito due persone ferendole in modo grave con una mannaia da macelleria. Le persone aggredite lavorano in un’agenzia di stampa rimasta nell’edificio dell’attentato, che secondo le prime ricostruzioni, erano scesi in strada per fumare una sigaretta. Charlie Hebdo non si trova più nella seda storica da dopo l’attentato del 2015, dove due killer fecero irruzione armati e uccisero 12 persone. Due giorni dopo un loro complice compì un altro attentato nel supermercato Hypercacher. Durante l’aggressione avvenuta questa mattina, nel palazzo di Giustizia si stava svolgendo il maxiprocesso ai fratelli Kouachi e al loro complice per l’attentato del 2015. All’inizio del processo, il 2 settembre, la redazione del giornale di Charlie Hebdo, ha ripubblicato le vignette con le caricature di Maometto finite nel mirino degli integralisti islamici, scatenando nuove minacce da parte di Al Qaeda.
Il ministro dell’Interno, Gerald Darmanin, ha commentato così la vicenda: “Si tratta, chiaramente, di un atto di terrorismo islamista. E’ un nuovo sanguinoso attacco contro dei giornalisti”.
L’aggressore e il suo presunto complice, dopo essere scappati, sono stati fermati senza opporre resistenza.
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