CITTA’ DEL VATICANO – “Ogni essere umano ha il diritto all’esistenza, all’integrità fisica, ai mezzi indispensabili e sufficienti per un dignitoso tenore di vita, specialmente per quanto riguarda l’alimentazione, il vestiario, l’abitazione, il riposo, le cure mediche, i servizi sociali necessari; e ha quindi il diritto alla sicurezza in caso di malattia, di invalidità, di vedovanza, di vecchiaia, di disoccupazione, e in ogni altro caso di perdita dei mezzi di sussistenza per circostanze indipendenti dalla sua volontà”.
E’ tornato a citare la “Pacem in terris” del suo predecessore Giovanni XXIII, Papa Francesco per parlare dell’impegno verso gli ultimi. E lo ha fatto nel suo messaggio per la VII Giornata Mondiale dei Poveri che si celebrerà questo anno il 19 novembre sul tema “Non distogliere lo sguardo dal povero”.
“Quanto lavoro abbiamo ancora davanti a noi perché queste parole diventino realtà, anche attraverso un serio ed efficace impegno politico e legislativo! – scrive il pontefice nel suo messaggio – Malgrado i limiti e talvolta le inadempienze della politica nel vedere e servire il bene comune, possa svilupparsi la solidarietà e sussidiarietà di tanti cittadini che credono nel valore dell’impegno volontario di dedizione ai poveri”.
“Si tratta certo di stimolare e fare pressione perché le pubbliche istituzioni compiano bene il loro dovere; ma non giova rimanere passivi in attesa di ricevere tutto ‘dall’alto’ – aggiunge – Chi vive in condizione di povertà va anche coinvolto e accompagnato in un percorso di cambiamento e di responsabilità”.
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