ROMA – “Non bisogna incriminare Rosalba per quello che ha detto, gli artisti spesso vivono nella paura di non poter lavorare, non tutti abbiamo le spalle coperte allo stesso modo, non tutti abbiamo fiducia nell’esprimere noi stessi. Non ci sentiamo di giudicare ciò che ha detto Arisa, chiaramente non sono d’accordo, ma secondo me esistono questioni più importanti rispetto all’uscita infelice di Arisa. Penso che lei abbia subito nella vita l’essere discriminati sicuramente, e questo lascia dei segni importanti e traumi che formano delle paure da grandi”.
Così Paola Iezzi, che insieme con la sorella Chiara è una delle madrine del Roma Pride, sul caso Arisa, che oggi non parteciperà alla manifestazione dopo alcune affermazioni sulla presidente del consiglio: “Giorgia Meloni mi piace. Si comporta solo da madre severa e preoccupata”, aveva detto la cantante lucana in un’intervista, scatenando la reazione della comunità Lgbtq+ per le posizioni della destra riguardo ai diritti delle coppie arcobaleno.
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