Niente olimpiadi per gli atleti nordcoreani.
Il prossimo 23 luglio, data di apertura della manifestazione, non assisteremo alle esibizioni degli sportivi del regime di Pyongyang… per paura della pandemia. Decisione resa nota dall’agenzia di stampa Kcna: il Comitato olimpico nordcoreano lo avrebbe deciso già dal 25 marzo scorso. Il motivo ufficiale è “proteggere i nostri atleti dalla crisi sanitaria globale“. Va ricordato come la Corea del Nord sostenga di non aver registrato nemmeno un caso di Covid dall’inizio della pandemia.
L’annuncio estirpa le speranze del presidente sudcoreano Moon Jae-in. Si pensava di cogliere l’occasione per nuovi e significativi progressi, proprio come era accaduto nei mesi successivi alla partecipazione (nel 2018) della Corea del Nord alle Olimpiadi invernali in Corea del Sud. Fu un’occasione ghiotta per alcuni vertici tra il dittatore Kim e l’allora presidente americano Donald Trump.
L’amarezza del ministero degli Esteri di Seul nelle parole del portavoce del dicastero, Choi Young-Sam: “Sosteniamo il Giappone che ospita le Olimpiadi con misure anti-coronavirus e poiché le Olimpiadi sono una festa della pace e c’è ancora tempo, speriamo che la Corea del Nord cambi idea e partecipi“.
Delusione totale per il ministero sudcoreano dell’Unificazione. “Avevamo sperato che le Olimpiadi potessero essere un’opportunità per registrare progressi nella riconciliazione tra le Coree e nella cooperazione e per portare la pace nella penisola coreana ed è sconfortante che sia diventato tutto difficile a causa della situazione del Covid-19“.
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