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Olbia: la GdF denuncia un giovane per contrabbando di tabacchi

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I Finanzieri del Gruppo di Olbia hanno scoperto che in un piccolo negozio di alimentari, gestito da un giovane olbiese, venivano poste in vendita sigarette elettroniche senza autorizzazione, in violazione della legge sul monopolio dei tabacchi. I liquidi da inalazione infatti sono equiparati a tutti gli effetti ai tabacchi lavorati esteri. Per questo a carico dell’indagato è scattata la denuncia per il delitto di contrabbando di tabacchi. Sono state complessivamente rinvenute e sequestrate 2.251 sigarette elettroniche, contenenti liquidi da inalazione con percentuali altissime di nicotina, potenzialmente pericolose per i consumatori anche perché, oltre ad essere state importate in frode alle accise, erano prive di marchi CE.

I militari hanno sequestrato anche un’autovettura sportiva, utilizzata per trasportare e consegnare le sigarette elettroniche, all’interno della quale è stata rinvenuta una pistola ad aria compressa in metallo, priva di tappo rosso occlusivo e del tutto simile ad un’arma reale. Il giovane inoltre è risultato in possesso di beni di lusso per valori non coerenti con il quadro reddituale, tra i quali una moto di grossa cilindrata intestata alla madre dell’indagato, un orologio Rolex e altri beni valore che sono stati sequestrati e per i quali l’indagato dovrà giustificare la provenienza.

Lo stesso giovane, lo scorso 15 settembre era stato arrestato con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti. I Baschi Verdi del Gruppo Olbia avevano perquisito un capannone in città dove era stata allestita una vera e propria serra per la coltivazione e l’essiccazione di marijuana. Le ricerche erano state estese all’appartamento del ventisettenne dove i finanzieri, con l’ausilio delle unità cinofile, avevano rinvenuto oltre 80 confezioni di marijuana, per peso lordo complesso pari a circa mezzo chilo di stupefacente, oltre a denaro contante in banconote di vario taglio per una somma pari 10.370 euro. L’arresto era stato convalidato e per il giovane era scattata la misura cautelare dei domiciliari che sono tutt’ora in corso.

fonte: comunicato stampa

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