Politica nazionale e estera

No alla fiducia a Draghi, il Movimento 5 Stelle espelle i senatori “ribelli”

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ROMA – “Ieri al Senato il MoVimento 5 Stelle ha votato sì. Non lo ha fatto a cuor leggero, è evidente. Ma lo ha fatto. Lo ha fatto con coerenza, nel rispetto dell’orientamento emerso in seguito all’ultima consultazione, dove la maggioranza dei nostri iscritti si è espressa a favore. E lo ha fatto con coraggio, assumendosi la responsabilità di una scelta che non guarda all’interesse esclusivo del MoVimento o al facile consenso, bensì agli interessi di tutti i cittadini italiani e della nostra comunità nazionale. Quello di chi ha votato sì è un voto unitario, una responsabilità collettiva, non del singolo. I compromessi con sé stessi, con i propri credo, convinzioni e valori, sono quelli più difficili. Riuscire ad affrontarli e sostenerli per il bene di un Paese che sta vivendo il momento più difficile della sua storia recente non è una sconfitta, è un valore aggiunto in termini di etica e dignità”. Lo annuncia su Facebook il capo politico del M5S, Vito Crimi.

“I 15 senatori che hanno votato no sono venuti meno all’impegno del portavoce del MoVimento che deve rispettare le indicazioni di voto provenienti dagli iscritti. Tra l’altro, il voto sul nascente Governo non è un voto come un altro. È il voto dal quale prendono forma la maggioranza che sostiene l’esecutivo e l’opposizione. Ed ora i 15 senatori che hanno votato no si collocano, nei fatti, all’opposizione. Per tale motivo non potranno più far parte del gruppo parlamentare del MoVimento al Senato. Ho dunque invitato il capogruppo a comunicare il loro allontanamento, ai sensi dello Statuto e del regolamento del gruppo”.

E ancora: “Sono consapevole che questa decisione non piacerà a qualcuno, ma se si pretende rispetto per chi la pensa diversamente, lo stesso rispetto si deve a chi mette da parte le proprie posizioni personali e contribuisce al lavoro di un gruppo che non ha altro obiettivo che quello di servire i cittadini e il Paese”, conclude Crimi nella sua nota.

Amareggiato Nicola Morra, che ha affermato: “Apprendo che è stata avviata la procedura di espulsione nei miei confronti. Sono molto scosso da questa decisione, ora voglio riflettere. Mi sento M5S nel sangue”. Intanto, in vista del voto di questa sera alla Camera, si fanno sentire i deputati pentastellati, che in una nota congiunta dichiarano:

“Esprimiamo la nostra piena solidarietà ai senatori M5S espulsi da Vito Crimi per aver votato contro la fiducia a questo Governo della grande ammucchiata, per essersi astenuti o per non essere stati presenti. La loro espulsione suona anche come un avvertimento nei confronti di noi deputati”.

A parlare sono Andrea Colletti, Pino Cabras, Jessica Costanzo, Paolo Giuliodori, Alvise Maniero e Andrea Vallascas (M5S), che annunciano: “Anche noi voteremo convintamente no”.

“Il nostro impegno, nel solco del programma elettorale – aggiungono i sei parlamentari in una nota congiunta – non verrà certo meno, nonostante le minacce e i tentativi di condizionare il nostro voto. Lavoreremo insieme per costruire un’alternativa a un Governo del ‘tutti dentro’ e dell’austerità. L’alternativa c’è!”.

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