Dopo l’addio all’Italia, Radja Nainggolan parla del mancato trasferimento al Cagliari: “È stato un dispiacere aver lasciato il Cagliari. I tifosi dicono altro, ma io avevo dato la mia disponibilità e mantenuto la parola per tornare, è stato il club a non rispettare i patti. Addirittura avevo lasciato lì tutte le mie cose perché sapevo che sarei tornato. Poi il direttore mi ha mandato un messaggio dicendomi che era stato contento della mia professionalità ma mi ha fatto arrabbiare; non parlo di soldi perché all’Inter avevo un contratto importante, ma sarei tornato in Sardegna per cifre diverse. Il presidente mi ha detto che la richiesta era troppo alta, ma ho accettato anche l’offerta a ribasso. Successivamente è stata dimezzata ancora, e allora è diventato impossibile“.
Favola mancata – “Sarebbe stata una bella favola tornare a Cagliari, avevo anche altre offerte ma ho accettato subito i rossoblù. Pensavo si chiudesse in modo positivo, ma in questo mondo ci sono tante chiacchiere e pochi fatti. Keita? E’ un po’ matto e ha bisogno di fiducia, ma è un giocatore forte che conosce bene il calcio. A Cagliari può fare molto bene. Strootman può dire ancora la sua, ha molta esperienza; su Dalbert ho messo una buona parola. E ho parlato della società, anche se mi ha deluso“.
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