È morto all’età di 108 anni lo scrittore Boris Pahor. Boris, nato a Trieste nel 1913, è considerato il più importante scrittore sloveno, con cittadinanza italiana, che sia riuscito a raccontare la tragedia della deportazione nei lager nazisti. Pahor raccontò anche le discriminazioni contro la minoranza slovena a Trieste durante il regime fascista.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in una dichiarazione, esprime il suo profondo cordoglio per la morte dello scrittore Boris Pahor.
“Voce autorevole della minoranza slovena in Italia, – si legge nella nota – limpida e alta espressione letteraria del Novecento, testimone e vittima degli orrori causati dalle guerre, dal nazionalismo esasperato e dalle ideologie totalitarie, interprete della complessità della storia del suo territorio, lascia un grande vuoto nella cultura europea. La sua lezione gli è valsa l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce da parte della Repubblica.”
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