Il Milan domani a Benevento dovrà difendere il primato in classifica e l’imbattibilità in campionato. Stefano Pioli, nella consueta conferenza stampa della vigilia a Milanello, presenta la sfida contro i ragazzi dell’ex Filippo Inzaghi.
“Ci troveremo contro una squadra che gioca bene, è ben allenata ed è in condizione. Partita difficile, dobbiamo giocar da Milan. Un anno fa cominciavamo a costruire e a gettare le basi. Ora le fondamenta ci sono, ma abbiamo la necessità di continuare a crescere e migliorare. Per cercare di vincere sempre”.
COSA VORREBBE DAL 2021: “Nella mia testa il micro obiettivo è il Benevento. Il 2020 è stato positivo per merito di tutte le componenti. Dobbiamo continuare con lo stesso spirito. Si riparte con gli stessi mezzi. Abbiamo valori e dobbiamo pensare una partita alla volta”.
SUGLI INFORTUNATI: “L’unico convocato sarà Castillejo, tutti gli altri stanno lavorando bene, non sono in grado di dare la tempistica giusta, a parte Gabbia gli altri sono infortuni muscolari. Stanno bene, sono concentrati, oggi però è difficile fare previsioni“.
SUL GOL PIU’ BELLO DEL 2020 E SU QUANTO AIUTEREBBE LA PRESENZA DEI TIFOSI ALLO STADIO: “Se cominciamo a guardare indietro non teniamo così tanto presente il nostro momento, il gol più bello è stato l’ultimo, ma è anche quello che deve arrivare. Dobbiamo pensare a quello che dobbiamo fare da qui a fine campionato, sarà una stagione difficile, pensiamo a quello che dobbiamo fare e non a quello che abbiamo fatto. Sarebbe fantastico giocare con i nostri tifosi al seguito, già li sentiamo vicini così, figuriamoci cosa succederebbe a San Siro. Speriamo possa accadere il prima possibile“.
SU TONALI: “È in continua crescita, è evidente, aveva bisogno di capire come muoversi in campo, era abituato a giocare da vertice. Sono tante le cose che può fare ancora meglio, come le letture in fase difensiva, ma anche in fase di possesso. È un ragazzo giovane e dotato, ha ampi margini di miglioramento, è attento e serio, arriveranno presto altri miglioramenti“.
SUI RISCHI DELLA SOSTA: “La sosta è stata uguale per tutti, a me interessa ci sia equità. Abbiamo finito tutti insieme ed iniziamo insieme. La sosta ci ha aiutato, venivamo da un mese fitto di impegni, ma è stata una sosta così corta che non può cambiare le cose in positivo o in negativo. Ci siamo preparati bene“.
SUL RINFORZARE LA ROSA: “La sosta è stata uguale per tutti, mi interessa solo ci sia equità. È stata corta e noi abbiamo recuperato energie, ci ha fatto bene riposare qualche giorno. Ma è stata corta talmente tanto da non poter modificare molto nelle condizioni. Ho visto cose buone, dobbiamo confermarle domani sul campo. Ora dobbiamo recuperare gli infortunati, al completo abbiamo un organico giusto. Domani inizia il mercato e la società saprà come muoversi”.
SE LA VITTORIA CONTRO LA LAZIO HA DATO CONSAPEVOLEZZA DI POTER LOTTARE PER LE PRIMISSIME POSIZIONI: “Tutte le vittorie ci hanno dato più fiducia e autostima. Soprattutto quando arrivano con avversari forti. Sapevamo che la Lazio era forte, che ci avrebbe messo in difficoltà. Superare questi ostacoli dimostra che siamo cresciuti mentalmente. Ora ci conoscono e ci aspettano, ma vogliamo dare sempre il 100%”.
SULL’ENTUSIASMO DA GESTIRE O CAVALCARE: “Da cavalcare perché arriva solo a fine partita. Prima sempre grande concentrazione. Sto chiedendo di dare sempre di più. Non conta niente ciò che abbiamo fatto. Dobbiamo fare ancora qualcosa di più per cercare di essere ancora più ambiziosi. È l’entusiasmo giusto”.
SE AVREBBE FATTO GIOCARE INZAGHI E IBRAHIMOVIC INSIEME E COSA PENSA DEL SUPERPIPPO CALCIATORE: “Credo che avrebbe sempre trovato posto, anche se noi abbiamo trovato equilibrio. Lui ha rappresentato il massimo. Sapeva sempre dove arrivava il pallone, sarebbe stato sicuramente utile”.
ANCORA SUL BENEVENTO: “È una partita difficilissima, giocano bene, hanno entusiasmo. Squadre importanti hanno lasciato punti. Sarà una gara sicuramente complicata“.
SU IBRAHIMOVIC A SANREMO: “La realtà è che Zlatan è molto più concentrato a rientrare che a Sanremo, Ibra ha avvisato me e il club prima che diventasse una notizia. È talmente attento e professionista per sfruttare questa occasione per dimostrare quanto sia importante e fondamentale“.
SUL RICORDARE IL PERCORSO INIZIATO DALLO 0-5 DI BERGAMO: “Abbiamo ricordato quella partita alla vigilia della sfida con la Lazio, perché era lo stesso periodo. Ora c’è solo bisogno di continuare a lavorare, stando sempre attenti e preparati. Nelle singole partite il limite tra vincerle e perderle è molto sottile, solo chi è concentrato ci riesce“.
SU UN ANNO CON IBRA E THEO: “Sapevamo che Ibra sarebbe stato importante. In quel momento ci ha dato energia. Tutto il mercato che il club ha fatto è stato importante e ci ha permesso di costruire qualcosa di importante. Ora però c’è la partita di domani. Ho appena salutato Zlatan e mi ha detto ‘mi raccomando, è dura’. Theo ha un potenziale incredibile e sta migliorando giorno per giorno. Dimostrando di essere di altissimo livello”.
SUI RISCHI DEI GIOVANI ALLENATORI COME INZAGHI E PIRLO: “Chi fa questo mestiere accetta sempre dei rischi, l’importante è avere un metodo di lavoro. Sia Inzaghi sia Pirlo sono stati campioni, sono allenatori bravi e persone intelligenti. Inzaghi ha fatto tesoro delle sue esperienze, è un allenatore importante così come sarà Pirlo“.
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