Stefano Pioli, tecnico del Milan, ha parlato alla vigilia della gara contro la Juventus, ritorno della semifinale di Coppa Italia.
“Riprendere a giocare è la cosa più importante e bisogna farlo in sicurezza, come Milan siamo sempre stati attenti. Abbiamo preso le precauzioni necessarie. Siamo sempre stati favorevoli alla ripresa: l’assenza di tifosi è un danno enorme ma è il male minore, non si può fare altrimenti. Ho staccato anche io volutamente, lasciando tranquilli tutti per due settimane. Poi ho riacceso in tutti motivazioni e obiettivi, sentendoci con staff e giocatori. Sarà una novità per tutti: andremo incontro a temperature alte, ci sarà da stare attenti, curando ogni dettaglio e particolare, soprattutto recupero e alimentazione, per evitare i rischi dovremo lavorare. A quattordici gare dalla fine, nel mio passato, difficilmente sapevo quale sarebbe stato il mio futuro professionale. Il mio obiettivo è chiaro in testa: dare il massimo e ottenere il massimo da questa stagione. È servito l’incontro con Gazidis, quando ci si parla, si affrontano diverse tematiche importanti, anche con opinioni diverse. L’obiettivo è riportare il Milan in Europa. Le strade da percorrere sono campionato e Coppa. La prima occasione è la Coppa, siamo concentrati su questa. Dico sempre ai giocatori il nome che portiamo sulle spalle ma il distintivo che abbiamo sul petto. Dopo soste così, cambiano condizioni e anche gerarchie. Il calendario è fitto, giocheremo ogni tre giorni ma ci sarà bisogno di tutti. I ragazzi stanno lavorando bene anche se nessuno è al 100% e Paquetà è tra chi sta meglio. Ha messo in mostra grandi caratteristiche, ha qualità ma viste età e posizione, ha margini di miglioramento. È un ragazzo generoso, un lavoratore, la sua crescita potrà essere costante se manterrà questo atteggiamento. In stagione abbiamo affrontato due volte la Juventus, è stata difficile per loro e per noi, devo dire che siamo usciti noi con rimpianti in campo. Se hanno trovato la stoccata giusta nelle prime due gare, dovremo trovarla noi ora. Partiamo alla pari, abbiamo lo svantaggio del risultato ma le qualità per giocarci la nostra partita. Sia da giocatore e da allenatore, avere uno stadio che tifa contro mi ha sempre dato motivazioni. D’altra parte, avrebbe aiutato anche loro. Dovremo adattarci subito, abbiamo pagato lo scotto in campionato a San Siro col Genoa, dobbiamo trarre un insegnamento da quello. Abbiamo la fortuna di riprendere, dobbiamo farlo con passione ed entusiasmo anche per dare divertimento e svago ai tifosi che ci seguiranno da casa in un momento delicato della nostra vita quotidiana. La soddisfazione sarebbe di tutti, ci proveremo, abbiamo tantissima voglia”.
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