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Milan, Maldini ufficializza l’addio a Donnarumma

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Paolo Maldini, direttore dell’area tecnica del Milan, interviene sul canale Twitch ufficiale dei rossoneri.

Champions – “Bellissimo, è stata un’emozione. Una stagione che per noi è durata quasi due anni, Pioli da quando è arrivato da noi ha fatto praticamente due stagioni consecutive perché non abbiamo avuto vacanza, il Covid ha cambiato le nostre vite. Avevamo questo sogno, credo che siamo arrivati a un secondo posto straordinario per questa unità di intenti, questo spirito straordinario. Credo fosse giusto festeggiare tutti insieme, anche se poi ognuno è andato in nazionale o dai propri cari“.

Vita da dirigente – “Sono diversi i tempi, gli obiettivi e le società. Ho avuto la fortuna da giocatore, al mio terzo anno da professionista, di avere come presidente Silvio Berlusconi che ha tracciato la linea, ha investito tanto e ha fatto qualcosa di eccezionale nel mondo del calcio. Ripercorrere quella strada non sarà facile non solo per il Milan ma per qualunque club. Allora festeggiavamo le Champions League così, ma credo ci sia un inizio per tutto e noi vogliamo intendere questo come l’inizio di un’avventura che ci porterà a competere ai massimi livelli. Siamo felicissimi ma il Milan deve essere ambizioso, dobbiamo mettere le basi per migliorare ogni anno. Poi la differenza tra giocatore e dirigente è enorme, da giocatore hai la tensione pre-gara poi giochi, da dirigente non hai altro modo per sfogarsi, tieni tutto dentro e diventa più difficile“.

Svolta – “Verso la fine della scorsa stagione, quando il mister è stato confermato, io stesso sono stato confermato e si è deciso di andare avanti con un gruppo che aveva fatto bene post-pandemia. Penso sia stato un momento chiave, abbiamo avuto solo tre settimane di vacanza in cui abbiamo migliorato la squadra. La qualificazione di Rio Ave è stato forse il momento più difficile, con tanti giocatori fuori per Covid e infortuni, ma lì è venuto fuori lo spirito“.

Emozioni – “Andare in Champions ha ovviamente un risvolto economico, noi siamo molto legati alla parte sportiva. È una sfida ancora più alta rispetto al campionato, riserva sorprese sia positive che negative, ma quando si tratta di Milan quasi sempre positivo. Ibra nello spogliatoio ha chiesto chi avesse giocato la Champions, solo Calhanoglu ha alzato la mano“.

Bandiere – “Era difficile prima, ora è ancora più difficile. Riuscire a trovare un calciatore che ha qualità, ambizione, trovare un ambiente che faccia sì che possa esaudire le sue richieste ambiziose è difficile. Il mercato estero e dei ragazzi, quando firmano il loro primo contratto, è talmente ampio che effettivamente sono storie belle ma sempre più difficili“.

Donnarumma – “Io credo che si debba ringraziare tutti i giocatori che hanno fatto questa stagione incredibile. Gigio è stato protagonista, un leader, spesso il capitano. A volte la gente fa fatica a capire cosa vuol dire essere professionista. Essere professionista vuol dire anche essere pronto a cambiare casacca. È difficile trovare carriere che iniziano e finiscano in un posto. Bisogna avere rispetto per chi ha dato tanto e Gigio l’ha fatto, lui non ha mai mancato di rispetto al Milan. Le strade si dividono e non posso che augurargli il meglio“.

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