Scontro a fuoco nello stato settentrionale del Chihuahua, al confine con gli USA. Più che coprifuoco da coronavirus, in Messico c’è il terrore di uscire in strada e poter essere vittime incolpevoli di una feroce guerra tra cartelli per il controllo del mercato della marijuana.
Fonti dalla procura indicano la località di Madera come scena del crimine: rinvenuti 18 cadaveri e sequestrati vari armamentari, tra cui due bombe a mano. Degli unici due sopravvissuti con ferite gravi, uno è deceduto dopo il ricovero. Attualmente c’è una vera e propria caccia all’uomo, finalizzata alla cattura di alcuni membri dei cartelli: secondo le prime ricostruzioni, non c’è dubbio che il conflitto sia nato per il controllo di una piazza di spaccio, con protagonisti il cartello di Sinaloa e quello di Juárez.
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