ROMA – “Deve finire l’odioso fenomeno dell’abusivismo e della concorrenza sleale nel commercio, nel turismo, nei servizi, nella manifattura, ecc. Non permetteremo più il gioco dell’apri e chiudi fatto da soprattutto dagli extracomunitari, quello di aziende che non pagano un euro di tasse, agiscono nell’illegalità e poi chiudono i battenti prima che lo Stato si accorga di loro, per riaprire magari con altro nome. Chi vuole lavorare da noi è il benvenuto, ma chi arriva da fuori dell’Unione Europea, prima di aprire la serranda, dovrà presentare una fidejussione a garanzia del pagamento delle tasse. Così che tutti possano competere tutti ad armi pari. Restituiremo dignità e libertà alle persone oneste che creano lavoro e ricchezza in Italia”.
Lo afferma in un video sui suoi social Giorgia Meloni, presentando quella che chiama “rivoluzione copernicana” che intende introdurre se andrà al governo. “Dieci anni di governi di sinistra – afferma la leader di Fdi – hanno reso la vita impossibile a chi vuole fare impresa. Trattati come delinquenti o come evasori a prescindere, gettati nella giungla della burocrazia e del Grande Fratello fiscale, vessati da tasse troppo alte. Fare impresa in Italia è praticamente diventato un atto eroico. Però le piccole e medie imprese di questa Nazione rappresentano la sua ossatura economica e sono le custodi del Made in Italy, che è la cosa più preziosa che abbiamo”.
Per questo motivo, Fratelli d’Italia propone “una rivoluzione copernicana nei rapporti tra lo Stato e le imprese. Non bisogna disturbare chi vuole fare. Serve una burocrazia snella, tasse sostenibili e un rapporto equilibrato tra Stato e fisco”. E dunque “partiamo subito da cose concrete”, conclude Meloni .
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