La garante regionale delle persone private della libertà personale della Sardegna Irene Testa interviene sul trasferimento a Palermo del primario di Terapia del dolore dell’ospedale Binaghi di Cagliari Tomaso Cocco.
Il medico era stato arrestato nel mese di ottobre 2023 nell’Operazione denominata “Monte Nuovo” con le accuse di associazione a delinquere di stampo mafioso e associazione segreta. Durante il blitz sono finite in carcere 31 persone fra cui l’ex assessore dell’Agricoltura della giunta Solinas, Gabriella Murgia.
“Il trasferimento del medico Tommaso Cocco dal carcere di Uta al Pagliarelli in Sicilia lascia basiti. A fronte di un alleggerimento delle condizioni processuali, essendo venuto meno il reato di associazione, c’è stata una “compensazione” con l’aggravamento delle condizioni detentive”. Sono le parole, che si dichiara preoccupata per le “pessime condizioni di salute sia fisiche sia psichiche nelle quali l’avvocato Rosaria Manconi ha trovato il suo assistito”. Le questioni sulle quali fare luce, spiega Testa, sono due: “Un detenuto non può essere trasferito a oltre 200 km dalla propria residenza per il rispetto del principio di territorialità della pena. Non si comprende poi perché Tommaso Cocco sia stato trasferito in un carcere affollato quando nell’isola non mancano i posti. Siamo purtroppo l’isola che ospita più di mille detenuti che arrivano da fuori regione, proprio per scontare da noi reati in regime di alta sorveglianza. Per questo risulta incomprensibile il trasferimento del detenuto. Chiederò di visitare Cocco al più presto per accertarmi rispetto al trattamento e alle condizioni di salute nelle quali si trova”, chiude Testa.
Fonte: comunicato stampa
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