La proposta di legge regionale licenziata stabilisce, inoltre, la ripartizione di 10 milioni di euro già stanziati nell’ultima Finanziaria regionale, destinando il 70% dei fondi all’integrazione del finanziamento dell’AIR di cui alla deliberazione della Giunta Regionale n. 19/9 del 12 maggio 2010 (e successive modifiche) e il 30% alle Asl per la realizzazione di progetti d’assistenza primaria e continuità assistenziale finalizzati a garantire uniformità nei livelli essenziali d’assistenza su tutto il territorio.
Nella disposizione è stata definita anche l’operatività degli infermieri di famiglia negli ambulatori dei medici di medicina generale per ridurre il carico di lavoro specie di quelli massimalisti.
“Un provvedimento importante – dichiara l’assessore regionale della Sanità, Carlo Doria, per dare una risposta immediata ai cittadini che vivono in quegli ambiti in cui si registra una forte carenza e garantire così il diritto alla salute richiamato dall’articolo 32 della Costituzione. Attualmente stiamo lavorando per chiudere con i medici un accordo integrativo regionale che manca dal 2010. Fare tutto ciò che è in nostro potere per garantire ai cittadini il medico di medicina generale è un atto di responsabilità che dovrebbe trovare tutti d’accordo”.
“Per fare fronte all’emergenza dovuta a una carenza che pesa in modo particolare sulle sedi periferiche, dove più si fatica a trovare medici disposti a ricoprire incarichi – prosegue l’assessore – abbiamo messo e stiamo mettendo in campo ogni strumento a nostra disposizione, come, ad esempio, gli incentivi economici per chi sceglie di aprire il proprio ambulatorio in una sede disagiata. Già in diverse aree dell’Isola si è fatto ricorso all’aumento del massimale a 1.800 pazienti per la sola durata di sei mesi. Oggi sono circa un centinaio i medici che lavorano con un numero di pazienti superiore a 1.500. Con questo provvedimento di legge, nelle more dell’approvazione del nuovo AIR, viene assicurata la possibilità ai medici di superare il massimale là dove è necessario per garantire l’assistenza ai cittadini”.
Non secondario il riferimento normativo agli infermieri di famiglia, introdotto con la condivisione di tutta l’Aula: “Oggi abbiamo 1.150 medici di medicina generale titolari di sede, solo cinque anni fa erano 1.500. Il carico di lavoro è aumentato, così come la burocrazia. Anche questo aspetto troverà risposte nel nuovo AIR, ma è importante fin da adesso definire un quadro attraverso il quale i medici possano trovare sostegno nella loro attività”, conclude l’assessore Doria.
Fonte: Regione Sardegna
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