Nella fantastica cornice di Vico Equense, è andata in scena l’undicesima edizione del Social World Film Festival. La Mostra Internazionale del Cinema Sociale è stata ricca di attori, registi e produttori importanti nel panorama artistico italiani. Tra gli ospiti, il più atteso è stato Massimo Boldi. Qui il noto attore comico ha diretto una masterclass con dei giovani studiosi di recitazione, ha ricevuto il premio “Golden Spike” ed ha inoltre rilasciato una intervista ai nostri microfoni.
I primi film di Massimo Boldi
Chi non ha mai visto un film di Massimo Boldi e ha mai riso con uno dei suoi film? Le risposte affermative a questa domanda sicuramente si conterebbero sulle dita di una mano. Tutti noi amanti del cinema nostrano siamo cresciuti con i suoi film e i famosi “cinepanettoni” realizzati in collaborazione con Christian De Sica. Nel corso della nostra intervista, il re della risata italiana ha fatto un passo indietro. Qui ci ha raccontato i suoi esordi cinematografici, i primi ruoli e le prime difficoltà. Ecco cosa ci ha rivelato: “Nei miei primi film non fui protagonista, interpretai ruoli minori. Entrai in questo mondo grazie agli attori protagonisti che erano miei amici, come ad esempio Paolo Villaggio. I primi film furono una sorpresa, in quanto mi trovai nella condizione di non comprendere bene ciò che stavo facendo perché quel mondo non mi apparteneva ancora. Ricordo però il mio entusiasmo, mi piacque fin da subito lavorare sui set e mi regalò molte soddisfazioni”.
Boldi ha poi continuato: “Uno dei miei primi film fu “Movie Rush – La febbre ne cinema” nel 1976 con tanti attori sconosciuti. In quella storiella semplice inscenata non si rise mai. Le risate me le feci fuori dal set – ha proseguito – Le difficoltà ci sono sempre state. Quella più grande è di assicurarsi di essere all’altezza del personaggio e delle direttive del regista. Quest’ultimo ha un ruolo fondamentale che va rispettato. Io ricordo con molto affetto Carlo Vanzina, regista pioniere che ha incominciato il nostro genere cinematografico vacanziero e molto leggero”.
Ha anche ricordato, inoltre, Christian De Sica, carissimo collega con cui ha fatto coppia per anni nei cinepanettoni. “Ricordo tantissimi aneddoti divertenti – ha detto Boldi -. Quella che mi è rimasta impressa nel cuore è dove canto con Christian De Sica sotto la doccia. Dovevamo improvvisare molto io e lui. Facevo ridere perché tante volte mi spogliavo come se fossi un bellissimo uomo con un fisico perfetto. Me ne frego, siamo tutti uguali. Ho fatto tanti film ma mai nudo con una bella donna, mai”.
L’evoluzione della comicità italiana
Ha poi raccontato come si è evoluta, secondo le sue impressioni, l’arte della comicità. “La comicità si evolve sempre – ha esordito – muta insieme ai nostri usi e costumi e bisogna adeguarsi ai gusti del pubblico odierno. Ci sono personaggi comici unici che resteranno sempre impressi nelle nostre menti, mi vengono in mente Totò, Roberto Benigni, Carlo Verdone e tanti altri grandi nomi del cinema italiano. Io non mi inserisco nell’elenco, non è giusto! Dovete essere voi a dirlo, non io” afferma Massimo Boldi.
Il comico ha inoltre dato vita a tante pellicole cinematografiche, in qualità di fondatore e produttore della Mari Film. Ha svelato, a tal proposito, cosa si aspetta dal cinema del futuro e dai progetti a cui potrebbe dare fiducia: “Per chi svolge la commedia italiana è difficile immaginare o progettare il futuro. Realizzare un film per questo Natale questa estate, ad esempio, adesso impossibile perché i tempi non sarebbero sufficienti. Tante volte, inoltre, ci si interroga sul successo che avrà l’audiovisivo al cinema e se arriverà in televisione. I film arrivano sul piccolo schermo solo se hanno ottenuto precedentemente successo nella sala cinematografica. Riconosco che è una domanda difficile e per nulla scontata, non si sa! Bisogna aspettare”.
Il ritorno di Max Cipollino, così soprannominato l’attore, sul maxi schermo è molto atteso, per tale motivo ha deciso di lasciare qualche piccola anticipazione sul prossimo film: “Non posso svelare molto, è un progetto top secret! Svelo soltanto che la sceneggiatura ha a che fare indirettamente con Napoli”.
Tutte le foto utilizzate in questo articolo sono tratte dalle pagine ufficiali del Social World Film Festival
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