Il Marocco, gli Stati Uniti d’America e Israele hanno celebrato mercoledì 22 dicembre il primo anniversario del loro Accordo Tripartito, firmato il 22 dicembre 2020 a Rabat, aprendo la strada a una fruttuosa cooperazione con prospettive promettenti tra i tre Paesi.
Durante la cerimonia della celebrazione in videoconferenza, i capi della diplomazia marocchina Nasser Bourita, l’americano Antony Blinken e l’israeliano Yair Lapid hanno salutato il primo anniversario di questo accordo tripartito.
Per Nasser Bourita, Ministro degli Affari Esteri del Marocco, “la firma, lo scorso anno, della Dichiarazione Trilaterale Congiunta davanti a Sua Maestà il Re Mohammed VI, è stato un elemento di svolta per l’avvicinamento delle nazioni che ha permesso il rafforzamento dei legami millenari tra i popoli“, quest’accordo permette “la riconnessione di un milione di israeliani di origine marocchina con il loro patrimonio culturale, nonché la loro visita nella terra dei loro antenati che vivevano in Marocco in pace e armonia, sotto la protezione della Monarchia marocchina“.
Il ministro, che ha chiesto di allargare il cerchio di questa partnership, ha illustrato l’aspetto della nozione di pace che contraddistingue la Dichiarazione Trilaterale. “Affermando il pieno e completo riconoscimento della sovranità del Marocco sul suo Sahara, e ristabilendo le relazioni con lo Stato di Israele, la Dichiarazione Trilaterale Congiunta ha portato un altissimo messaggio di pace“, ha detto.
In questo senso, Bourita ha ritenuto che il ripristino delle relazioni con Israele sia un contributo alla pace in Medio Oriente. “La Dichiarazione Trilaterale Congiunta è uno strumento prezioso che può aiutare a far progredire la pace nella regione, migliorare la sicurezza e aprire nuove opportunità per tutti“, ha affermato.
Bourita ha inoltre osservato che il Regno del Marocco, in quanto storico costruttore di ponti e attore credibile di pace e stabilità, è fermamente impegnato a contribuire al raggiungimento di una pace duratura nella regione del Medio Oriente precisando che “sotto la guida illuminata di Sua Maestà il Re MohammedVI, il Marocco continuerà i suoi sforzi a favore di una pace giusta, duratura ed equa basata sulla soluzione di due Stati (Palestina e Israele ndr) che vivono fianco a fianco in pace e sicurezza“.
Inoltre, ha affermato che “il Sovrano, nella sua qualità di Presidente del Comitato Al Quds (Gerusalemme), invita alla conservazione del carattere unico e sacro di Al Quds Acharif, del suo carattere spirituale e della sua vocazione particolare in quanto città di pace“.
La Dichiarazione Trilaterale conferma e amplifica il vasto e ricco potenziale di cooperazione tra Marocco, Stati Uniti e Israele, per aprirsi a partenariati che includano altri paesi e regioni, ha osservato. In conformità con la Visione Reale, “siamo impegnati in una Partnership di azione, che è in movimento, a favore di una concreta cooperazione win-win“, aggiungendo che questa partnership abbraccia tutti i settori, in particolare la sanità, l’istruzione, la sicurezza, l’economia, il commercio, il turismo, la cultura e l’agricoltura.
Per Antony Blinken capo della diplomazia americana, l’accordo è un “risultato diplomatico” che inaugura una nuova era di pace, stabilità, opportunità e comprensione. Ha rinnovato l’impegno degli Stati Uniti a costruire con il Marocco e Israele una regione più stabile e sicura, prendendo atto degli accordi che faciliteranno le esercitazioni militari congiunte e di quelli che aumenteranno i legami commerciali e il flusso di persone e che i passi compiuti in un anno “non sono solo positivi per Israele e Marocco e che sono anche positivi per la regione in generale“.
Blinken ha accolto con favore i contributi che il ripristino delle relazioni diplomatiche tra Israele e Marocco ha permesso di creare, in particolare la possibilità di voli diretti tra i due Paesi, la comunità ebraica marocchina di Israele che potrà tornare nel proprio Paese di origine e continuare a rafforzare i legami con la sua madrepatria e con il Re Mohammed VI.
L’Accordo tra i tre Paesi aveva permesso non solo di riallacciare ufficialmente le relazioni con Israele, ma anche di varcare una nuova fase nelle millenarie relazioni tra gli Stati Uniti e il Marocco. Marocco è stato il primo Paese a riconoscere gli Stati Uniti d’America come Stato indipendente. Gli Stati Uniti hanno riconosciuto in cambio la piena sovranità del Marocco sul suo Sahara, adottando una nuova mappa del Regno che include il Sahara. Washington ha inoltre ribadito il proprio sostegno all’iniziativa di autonomia proposta dal Marocco, quale soluzione seria, credibile e realistica e l’unica che consentirà di porre fine definitivamente alla controversia artificiale politica regionale sul Sahara.
Da parte sua, il ministro degli Esteri israeliano, Yair Lapid, ha affermato che Marocco e Israele sono chiamati a continuare a costruire e rafforzare i loro legami bilaterali. “Dobbiamo continuare a costruire, trovare nuove iniziative e rafforzare i nostri legami bilaterali“. “Stiamo celebrando un anno di rinnovata pace tra vecchi amici. I legami tra i nostri popoli sono profondi e le relazioni tra i nostri Paesi sono più solide che mai”, sottolineando che “oggi stiamo instaurando relazioni più strette tra i popoli e tra gli attori economici in un’ottica di cooperazione più strategica“.
Nell’arco di un anno dal ripristino delle relazioni diplomatiche tra Israele e Marocco nell’ambito dell’accordo tripartito, le relazioni tra Marocco e Israele sono state ulteriormente rafforzate con le visite di alti responsabili israeliani in Marocco, in particolare quelle del ministro degli Esteri Yair Lapid e quella della Difesa il ministro Benny Gantz.
Di BelKassem Yassine
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