In occasione del 24° anniversario della festa del Trono, il Re Mohammed VI del Marocco ha citato, in un discorso alla Nazione il 29 luglio, gli exploit economici, giudiziari, politici, diplomatici e sportivi del Regno. Nello stesso discorso ha rinnovato appello per il ripristino dei rapporti con l’Algeria e la riapertura delle frontiere e ha inviato un messaggio diretto al popolo e ai vertici algerini, rassicurandoli sulla posizione di pacificazione da parte del Marocco. Sono state affrontate, questioni sociali ed energia rinnovabile oltre alla Causa Nazionale del Sahara e quella della Palestina.
Così il Re Mohammed VI aspira alle richieste dei due popoli marocchino e algerino, vicini e fratelli, affinché le relazioni dei loro paesi si riprendano e diventino normali. Nonostante le tensioni causate dal sostegno dello Stato algerino al gruppo separatista Polisario, che ha avvelenato le relazioni tra i due paesi vicini per diversi decenni.
Il Sovrano è quindi determinato a stabilire solide relazioni con Stati fratelli e amici, e in particolare con i paesi vicini, e in tal senso, ha precisato che da alcuni mesi “molti chiedono di sapere a che punto sono i relazioni tra il Marocco e l’Algeria”. Il Re ha sottolineato che sono “stabili”, chiudendo così la porta ai provocatori che vorrebbero che i due paesi fossero sull’orlo della guerra. Tuttavia ha ribadito la sua aspirazione ad avere relazioni “migliori”: Rassicuriamo i nostri fratelli in Algeria, la loro leadership e il loro popolo che non dovranno mai temere il male dal Marocco. Confermiamo inoltre a loro tutti il valore che attribuiamo ai vincoli di affetto e di amicizia, agli scambi e alle interazioni tra i nostri due popoli, ha affermato il Sovrano in un nuovo appello alla ragione. “Preghiamo Allah per un ritorno alla normalità e una riapertura delle frontiere tra i nostri due Paesi vicini e i nostri due popoli fratelli”, ha aggiunto.
Circa la prima Causa Nazionale del Marocco, ovvero il Sahara Marocchino, il Re Mohammed VI ha sottolineato la “serietà” adottata “quando si tratta della nostra integrità territoriale”. Ha quindi ricordato che questa serietà, sullo sfondo della legittimità, ha portato riconoscimenti della sovranità del Marocco sulle sue province meridionali, ricordando l’ultimo riconoscimento di Israele avvenuto la settimana scorsa. Oltre a questi riconoscimenti internazionali della marocchinità del Sahara, il Sovrano ha evidenziato l’apertura di numerosi consolati a Dakhla e Laayoune in Sahara Marocchino, e il “maggiore sostegno all’Iniziativa marocchina di autonomia”, sempre, grazie alla serietà adottata dall’approccio marocchino nel regolamento di questa questione.
Sulla stessa linea, il Re Mohammed VI non ha mancato di evocare la Causa palestinese messa sullo stesso piano della prima Causa Nazionale, ribadendo la posizione marocchina “incrollabile” a favore della giusta causa palestinese e i legittimi diritti del popolo palestinese, in relazione alla creazione di uno suo Stato indipendente con Gerusalemme orientale come capitale.
Il Discorso del Re Mohammed VI si è concentrato, inoltre, sull’aspetto sociale, sottolineando l’importanza per il Marocco di distinguersi nei settori della sanità, dell’istruzione, del lavoro e dell’alloggio; e sugli immutabili valori marocchini che fanno del Marocco un paese serio. Sul piano sociale ha parlato degli assegni sociali concessi a milioni di famiglie e bambini, che costituiranno un pilastro importante del modello sociale marocchino.
Ha poi toccato il tema dell’energia pulita: il Re ha ribadito l’offerta del Marocco per l’idrogeno verde e ne chiede l’attuazione al governo. Ha quindi riconfermato l’impegno reale per le energie rinnovabili, lo sviluppo industriale e la produzione automobilistica “Made in Morocco”.
Di Belkassem Yassine
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