Politica nazionale e estera

Marocco: 22 anni di Regno di Mohammed VI, realizzazioni e cantieri

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Il 30 luglio 2021, il Regno del Marocco celebra il 22° anniversario dell’intronizzazione di Sua Maestà il Re Mohammed VI. La celebrazione della Festa del Trono è un momento culminante nella vita del Regno e perpetua gli immutabili vincoli di fedeltà tra il popolo e il Sovrano.

Il Marocco, su impulso del Re Mohammed VI, ha conosciuto giganteschi progressi e sviluppi economici, politici, sociali e culturali, di cui il mondo intero vede un Marocco trasformato da riforme a tutti i livelli, progetti, infrastrutture e soprattutto cantieri per proiettarsi verso un futuro dei paesi più prosperi. Il positivo bilancio lo testimonia e rende orgogliosi tutti i marocchini.

Con la liberalizzazione della sua economia, in cui si sono attuati incentivi per attirare gli investitori, firme di accordi di libero scambio, apertura di nuovi mercati, in particolare in Africa, il Regno di Mohammed VI è anche quello dei grandi progetti strutturali che portano allo sviluppo.

Leadership in Africa nelle infrastrutture come nell’accesso all’acqua potabile, l’elettricità o la densificazione della rete stradale su tutto il territorio, oltre alla realizzazione di diversi cantieri, aggiunge lo sviluppo della rete stradale, ferroviaria, l’infrastruttura marittima o aerea e l’energia verde.

Di tutti questi cantieri, il porto di Tangeri Med è innegabilmente un progetto gigantesco. Lanciato nel 2007 con capacità eccezionali: 9 milioni di container, 7 milioni di passeggeri, 700mila TIR e più di un milione di veicoli “made in Morocco” per l’esportazione.

Tanger Med ha anche permesso di mettere a moto 6 zone industriali e logistiche, con la locomotiva della fabbrica automobilistica Renault.

Tra le altre infrastrutture, il nuovo porto di Safi, Nador West Med in nord e il porto di Kenitra Atlantico, che l’ultimo dovrà accompagnare l’entrata in produzione dello stabilimento PSA.

A sud, a titolo d’esempio, le due città Dakhla e Laayoune in una quindicina d’anni sono diventate l’incarnazione del successo del Nuovo Modello di Sviluppo delle Province del Sud di miliardi d’euro.

L’apertura in queste città di una ventina di rappresentanze diplomatiche straniere promette di farne un hub continentale.

Con il suo porto, Dakhla rivoluzionerà il trasporto del commercio mondiale da e verso l’Africa sostiene lo sviluppo economico, sociale e industriale regionale in tutti i settori produttivi come la pesca, agricoltura, miniere, energia, turismo, commercio, industrie manifatturiere, ecc.

Da diversi anni, la rete stradale, indispensabile per lo sviluppo del Paese e la pianificazione equilibrata del territorio, è notevolmente potenziata. Attualmente è di oltre 60mila km. Le autostrade oltre 2000 km.

Lo stesso sviluppo conosce la Linea ferroviaria ad Alta velocità (LGV), la prima in Africa, è uno dei più grandi cantieri del decennio. Per realizzare il progetto sono stati necessari 12 viadotti, 169 ponti stradali e ferroviari e oltre un centinaio di opere idrauliche. Entro il 2035 lega Agadir e Oujda vicina all’Algeria, passando per Marrakech e Fès.

L’altro grande progetto del decennio è senza dubbio quello delle energie rinnovabili, tra cui il titanico cantiere della centrale solare Noor. In aprile il Re Mohammed VI ha dato il via ai lavori per la realizzazione della Centrale Noor Ouarzazate IV, ultima tappa del più grande complesso energetico solare al mondo.

Nel marzo 2011 il Sovrano annunciò una riforma della Costituzione approvata con referendum il primo luglio 2011.

Nel 2017 il Marocco è ritornato a far parte dell’Unione Africana. Il 24 febbraio dello stesso anno ha chiesto l’adesione all’ECOWAS, di cui è membro osservatore dal 2005.

Nel maggio di quest’anno, la Commissione Speciale incaricata dal Re Mohammed VI di condurre una riflessione e un dibattito sul futuro Modello di Sviluppo del Marocco ha reso pubblico il suo rapporto.

Negli ultimi due anni il Marocco si è affermato diplomaticamente protagonista grazie alla visione Reale. Il punto culminante è il riconoscimento da parte degli Stati Uniti della sovranità del Marocco sul Sahara e la ripresa di relazioni diplomatiche con Israele, che non esclude in alcun modo la sacralità della causa palestinese cara al Regno del Marocco.

Il Marocco ha avviato una politica africana basata sulla solidarietà attiva e sul co-sviluppo, per un’Africa solidale, prospera economicamente e socialmente.

A livello internazionale, Marocco continua ad agire come attore attivo e contributore a consolidare la pace e la sicurezza nel mondo e ad affrontare le varie sfide trasversali che il mondo affronta, nel quadro di un multilateralismo che il Regno desidera solidale, pragmatico.

Buona Festa del Trono!!

di Yassine Belkassem

 

 

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