ROMA – “Il commissario per la ricostruzione deve essere necessariamente Bonaccini o ci sono altri nomi? Dipende da quello che deve fare il commissario. Io non faccio pagelle, sono un ministro. Sto predisponendo un progetto di legge per il quale il commissario, anche non dovesse essere il presidente della regione, ma parlo in generale, deve comunque essere approvato dal presidente della regione”. Così il ministro per la Protezione civile e per le politiche del mare, Nello Musumeci, ospite a Mattino Cinque su Canale 5.
“Parliamo del nulla e di un tema non all’ordine del giorno, perchè prima bisogna risolvere l’emergenza, poi c’è la ricostruzione. Chi sostiene il caso del commissario per la ricostruzione solleva un’inutile polemica – ha ammonito il ministro – Per ogni calamità ci sia comunque un solo modello per la ricostruzione: capire quando comincia e quando finisce, quali strumenti utilizza e così via. Siamo in una condizione di emergenza – ha aggiunto parlando delle misure da prendere per evitare complicazioni di tipo sanitario – Lo stato di emergenza da me proposto e dichiarato dal consiglio dei ministri viene gestito dal commissario, che è il presidente Bonaccini e che ha tutti i poteri, anche in deroga, per neutralizzare ogni pericolo, insidia o anomalia. La Protezione Civile ha anche una sua componente sanitaria, ma le autorità sanitarie sono in condizioni di predisporre ogni misura affinchè in una terra a suo tempo vittima della malaria possa evitarsi qualsiasi rigurgito”.
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