Cultura

“Macbettu”, il riadattamento del Macbeth in sardo che spopola ovunque

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CAGLIARI – Il “Macbettu”, spettacolo teatrale con la regia di Alessandro Serra tratto dal Macbeth di William Shakespeare, è recitato in sardo strettissimo, tanto da richiedere i sottotitoli in italiano e, come nella più pura tradizione elisabettiana, è interpretato da soli uomini: Fulvio Accogli, Andrea Bartolomeo, Leonardo Capuano, Andrea Carroni, Giovanni Carroni, Maurizio Giordo, Stefano Mereu e Felice Montervino.

È una delle piéces più fragorose e premiate degli ultimi anni, che ha girato il mondo, vincitore del Premio Le Maschere del Teatro 2019, come migliore spettacolo di prosa e con Alessandro Serra migliore scenografo. Un adattamento straordinario e innovativo del Macbeth di William Shakespeare, in uno spettacolo potente, stupefacente, che attinge a tutti gli elementi ancestrali e mitici della tradizione dell’isola.

L’idea nasce nel corso di un reportage fotografico tra i carnevali della Barbagia in Sardegna, in cui i suoni cupi prodotti da campanacci e antichi strumenti, le pelli di animali, le corna, il sughero, la potenza dei gesti e della voce, la confidenza con Dioniso e al contempo l’incredibile precisione formale nelle danze e nei canti, manifestano una sorprendente analogia tra il capolavoro shakespeariano e i tipi e le maschere sarde. La lingua sarda non limita la fruizione perché si trasforma in canto in uno spazio scenico vuoto, attraversato dai corpi degli attori che disegnano luoghi ed evocano presenze.

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