ROMA – “Grazie Silvio, ti renderemo orgoglioso”. E’ questa la ‘promessa’ che Giorgia Meloni fa a Berlusconi, nel giorno dei funerali di Stato dell’ex presidente del Consiglio e leader di Fi. La premier, in prima fila nella navata di sinistra riservata alle autorità, assiste alla cerimonia funebre. Al termine, sul sagrato del Duomo, saluta e abbraccia i figli – Marina, Piersilvio, Eleonora, Barbara, Luigi – e la compagna Marta Fascina, proprio mentre sui suoi social viene pubblicato un video celebrativo del Cav. Le immagini ripercorrono i successi di Silvio Berlusconi, ma anche la loro comune esperienza politica: da quando la nominò ministro per la Gioventù, fino alla ‘separazione’ e alla nascita di Fdi e poi al ritorno nel centrodestra unito. “Abbiamo iniziato questo cammino – si legge nel testo a corredo del video – molti anni fa. Abbiamo percorso strade diverse, ma l’obiettivo era e rimarrà comune: rendere l’Italia fiera e capace di stupire il mondo. Grazie Silvio, ti renderemo orgoglioso”.
Una promessa che il governo inizierà a mantenere già oggi pomeriggio, con il Consiglio dei ministri che avrà all’ordine del giorno il primo pacchetto di norme di riforma della giustizia. Nel testo, su cui ha lavorato il ministro Carlo Nordio, molti dei temi che sono stati al centro delle battaglie di Berlusconi. Si tratta di un ddl in 8 articoli che contiene, tra le altre cose, limiti (a tutela di terzi non sottoposti a indagini) alla diffusione delle intercettazioni; norme sulla carcerazione preventiva e sull’informazione di garanzia; la revisione di alcuni reati contro la pubblica amministrazione, a partire dall’abuso d’ufficio. Proprio su questa fattispecie di reato, nei giorni scorsi, erano emersi i dubbi della Lega, ma Nordio ha assicurato di avere in tasca “l’accordo politico”. Per quanto riguarda le intercettazioni, si tratta di un primo passo, a cui seguirà una riforma complessiva.
L’arrivo della riforma in Cdm il giorno dopo i funerali di Berlusconi è una coincidenza temporale (in realtà il Consiglio era già programmato e si sarebbe dovuto tenere ieri) ma certo il provvedimento viene visto anche come un tributo all’ex premier – che sarà probabilmente ricordato a inizio seduta con un minuto di silenzio – e al suo partito. Del resto, come ha ricordato il Guardasigilli, Berlusconi ha sempre inteso “orientare in senso garantista e liberale” la giustizia.
A proposito di Forza Italia, le esequie hanno per ora ‘congelato’ ogni dissidio all’interno del partito e anche sulle nomine varate ieri nel comitato di presidenza sono emersi ‘mal di pancia’ ma niente di più. Ma certo da oggi si dovrà vedere se e come la scomparsa del leader avrà un impatto sugli azzurri e, di conseguenza, sul centrodestra.
“Non esiste un altro gigante come Berlusconi”, ammette Maurizio Gasparri, che però assicura: “Noi andremo avanti perché noi siamo il centrodestra, fondato da Berlusconi”. Questo è anche l’auspicio di Meloni: Forza Italia è fondamentale non tanto, o non solo, per i numeri ma perchè incarna l’ala moderata, quel centro del centrodestra senza il quale il profilo del governo sarebbe visto come puramente sovranista. Con conseguenti problemi in Italia ma soprattutto in Europa, in particolare con quel Ppe – che fa riferimento ad Antonio Tajani – con cui la presidente del Consiglio e dei Conservatori europei vuole stringere un’alleanza in vista del voto del 2024. Per questo da Fdi non ci sarà nessuna ‘campagna acquisti’ nei confronti degli azzurri. Anzi, casomai, qualche ‘aiuto’ di Meloni, che oggi con il suo messaggio sembra fare un altro passo per raccogliere il testimone della leadership del centrodestra.
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