ROMA – “Il nostro governo ha chiarito che la produzione di energie rinnovabili è compatibile con l’agricoltura ma bisogna evitare speculazioni, perché quello che è successo in questi anni noi non lo abbiamo mai condiviso, come del resto non lo hanno fatto nemmeno le altre forze politiche normando negli anni, ma mai applicando normative che mettevano in condizione di produrre energia senza togliere terreno agricolo alla produzione a cui è destinato”.
Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, al convegno ‘Agricoltura e fotovoltaico per una giusta transizione ecologica’, promosso da Coldiretti e Fondazione UniVerde. “Nell’ultimo dl Agricoltura – ha precisato il ministro – abbiamo sancito il principio che se un terreno è agricolo deve produrre, altrimenti se fa altro deve essere definito e tassato in un altro modo. Di contro il Masaf è leader nei progetti del Pnrr per la produzione di energie rinnovabili, siamo l’unico ministero che ha anticipato di 6 mesi i target posti dalla Commissione europea per la realizzazione di impianti legati all’agrivoltaico sui tetti, non togliendo nemmeno un metro alla produzione agricola, e triplicando quella energetica”.
Lollobrigida ha poi evidenziato “di aver stabilito quali sono le indicazioni di divieto di utilizzo di alcuni tipi di impianti, dopodiché è da quattro anni che si dovevano approvare le aree idonee. Il nostro ministero velocemente ha dato un’indicazione segnalando anche una puntualizzazione sulla tipologia dei terreni produttivi per buon cibo e quelli che non lo sono”.
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