LETTURE IN COMPAGNIA DI ALESSIO MURA
COME È NATA LA PASSIONE PER LA PASTICCERIA?
I dolci a casa mia non sono mai mancati. Mia nonna materna Maria era una donna tutta d’un pezzo. Ricordo come se fosse ora il profumo di dolci nella sua casa di via XX settembre ad Alghero. Nella nostra famiglia, i dolci e la loro preparazione non sono mai mancati. Il mio sogno era diventare maestro di sci, poi svanito nel corso degli anni. La vera passione per la pasticceria è nata quasi 4 anni fa, dopo aver rilevato l’attività di famiglia.
LA TUA FORMAZIONE?
Sono un’autodidatta, anche se negli ultimi anni mi sono formato da pasticceri che rispecchiano in pieno la mia filosofia. È stato un vero spasso per me.
Nella manualità devo ancora migliorare, ma la matrice che gira intorno al mio metodo fa sì che il lavoro finale raggiunga l’eccellenza. Durante il mio evento Metodo Mura, sono venuti colleghi da Roma e Milano. Loro sono dei veri fuoriclasse nella manualità, ma peccano come metodo. La manualità la si può’ sempre delegare. Ci sono tantissime persone che possono svolgere quel lavoro, ma il metodo non lo si può’ delegare. È quello il vero segreto.
CHE CONSIGLIO DARESTI A COLORO CHE VOGLIONO DIVENTARE PASTICCERI?
Il consiglio è quello di non mollare mai. Ci saranno momenti di successi e altri di insuccessi. Per migliorarsi bisogna cadere per poi rialzarsi più’ forti di prima. L’equilibrio è fondamentale. Bisogna lavorare molto sul proprio atteggiamento mentale. Quello fa tutta la differenza del mondo. Poi bisogna studiare, studiare e studiare. Non si finisce mai di imparare nel mondo lavorativo.
TRADIZIONE E INNOVAZIONE? IL TUO PENSIERO
Anthony Peth nella prefazione del mio libro mi ha definito innovatore. Io gli ho chiesto il motivo e la sua risposta è stata sorprendente: “Ale ho girato il mondo visitando tantissime realtà’ gastronomiche legate alla pasticceria. Ci sono tantissimi pasticceri molto più’ bravi di te, ma tu hai una dote che gli altri non hanno. Non sei il più’ bravo però sei differente perché quello che tocchi lo trasformi in oro.”
Innovare è trasformare qualcosa di semplice in qualcosa di differente da tutto il resto ,ed io lo faccio senza utilizzare la scenografia, ma rimanendo semplice e tradizionale.
PERCHÈ SEI CONTRARIO ALLA PASTA DI ZUCCHERO IN PASTICCERIA ?
Perché non rispecchia la mia filosofia, un mio collega mi ha detto : “Ale la utilizzano tutti” ed io voglio essere l’unico a non proporla e soprattutto voglio continuare la mia battaglia contro le torte scenografiche perché cerco di elevare la nostra tradizione italiana. Niente americanate. Ho molto rispetto per chi le prepara, ma non è la mia filosofia. Io preferisco sempre e solo torte rigorosamente tradizionali. Non voglio dare ai miei clienti panetti di glucosio.
IN TELEVISIONE SI PARLA SEMPRE PIÙ SPESSO DI CUCINA E PASTICCERIA, PERCHÉ SECONDO TE?
Perché l’essere umano adora il cibo e le tv fanno a gara per trasmettere vari format dove si parla di cucina. È un fenomeno in ascesa, ne sentiremo parlare sempre più’ spesso.
COME MAI LA DECISIONE O LA NECESSITÀ DI SCRIVERE UN LIBRO?
Ho iniziato a scrivere il mio libro ad aprile del 2018. Scrivendolo ho voluto mettere a nudo anche i miei difetti. Non volevo pubblicare un libro di sole ricette come fanno tutti gli altri. È stato un viaggio a 360 gradi nel mondo della pasticceria, dalla mia filosofia al mio metodo, dalla creazione dei miei prodotti e dalla storia. Ho racchiuso tutto lì. In questo momento sono arrivato a poco più’ di 200 copie vendute, tra qualche giorno lo metterò online su Amazon.
COSA TRATTI ESATTAMENTE NELLA TUA ATTIVITÀ?
Siamo specializzati in colazione e torte tradizionali. Prima che qualsiasi mio brand esca dal cilindro, viene visionato e testato personalmente da Anthony Peth. Il suo supporto per me è fondamentale. Mi ha bocciato 3 prodotti mentre io bello gasato pensavo fosse tutto apposto ed invece, un bel calcio nei maroni e tutto daccapo. ( ride )
UNA CURIOSITÀ, QUAL È IL DOLCE CHE PREFERISCI CUCINARE E QUELLO CHE INVECE TI PIACE PIÙ MANGIARE?
Cucinare NUVOLA e mangiare crostata Nonna Maria 1923 al cioccolato. Tra dolce e salato scelgo sempre il dolce, non potrei vivere senza.
PROGETTI FUTURI?
Sono partito con il mio progetto a gennaio 2017, sono passati 3 anni, per arrivare dove mi sono prefissato mancano ancora 2 anni.
C’è un progetto molto importante a cui sto lavorando, ma ancora non posso dire niente, diciamo che fa parte del mio percorso lavorativo (sorride).
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