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L’editoriale: accetto le critiche ma non gli insulti gratuiti

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Si sa, l’informazione piace o non piace. Il mio articolo “Comunali San Giovanni Suergiu: Elvira Usai ripropone una lista civica o un minestrone di partiti? del 21 agosto scorso, ne è l’esempio classico.

Proprio per questo voglio ringraziare Voi, carissimi Lettori, che numerosissimi avete commentato da diversi punti di vista.

Questo mi inorgoglisce e premia il mio e il lavoro della redazione perché significa che abbiamo aggiunto un po’ di sale al dibattito politico per le Comunali di San Giovanni Suergiu.

E, aggiungo ancora, con un pizzico di narcisismo personale, la soddisfazione di aver visto crescere le visualizzazioni del Giornale che, in poco più di una settimana sono aumentate di diverse migliaia.

Ciò, come è evidente, ha permesso il notevolissimo incremento della nostra visibilità che, naturalmente, non solo ci consentirà di proseguire nella nostra attività ma, soprattutto, ci permetterà di continuare ad offrirVi, Cari Lettori, questo utile servizio di informazione in Sardegna.

Rimango fermamente convinto, infatti, che il dibattito sia il sale dell’informazione e l’interazione tra la Redazione e Voi Lettori sia fondamentale per arricchirci e contribuire alla crescita culturale del Territorio.

Il tutto, naturalmente, con la dovuta eccezione per quei Post ingiuriosi che, in maniera inequivoca, non rappresentano affatto una espressione della libertà di pensiero tutelata dalla nostra Costituzione, ma una vera e propria condotta illecita, trattandosi, a tutta evidenza di insulti gratuiti e gravi.

Quindi, non pare superfluo rammentare a questi Lettori che questa condotta, arrecata con un mezzo di pubblicità è, per costante giurisprudenza, equiparata alla diffamazione commessa con il mezzo della stampa e che, per l’effetto, laddove il dibattito dovesse, nuovamente, degenerare in insulti alla mia persona o alla mia professione, non vi sarà altra via che quella della Procura della Repubblica.

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