Pedro è un nuovo giocatore della Lazio, dopo il clamoroso trasferimento dalla Roma. Le società della capitale non effettuavano scambi da 40 anni. L’ultimo passaggio da una sponda all’altra del Tevere è datato 1981, quando Carletto Perrone fece il percorso inverso.
Lo spagnolo rappresenta una ghiotta occasione per il sistema di Sarri, vista anche l’esclusione dalla rosa giallorossa ad opera di José Mourinho.
Per la Roma c’è un considerevole risparmio. L’ex attaccante del Chelsea sarebbe costato ai Friedkin altri 8 milioni lordi per le prossime due stagioni. Pedro, inoltre, rinuncia alla mensilità di agosto. In caso di trasferimento all’estero il club avrebbe dovuto versare al Fisco italiano 2 milioni, avendo tesserato lo spagnolo grazie al Decreto Crescita, che consentì un taglio sull’Irpef.
Pedro dovrebbe essere in grado di aggregarsi al gruppo a disposizione di Maurizio Sarri già per la trasferta di sabato sul campo dell’Empoli. Vestirà la maglia numero 9. Un affare ‘alla Dzeko’: zero milioni versati di parte fissa per il cartellino, ma è previsto un milione di bonus in caso di qualificazione in Champions (stessa formula con cui la Roma si è liberata di Dzeko) e 2,5 al giocatore (a Trigoria ne guadagnava 3).
Per quanto riguarda le altre operazioni rimaste in sospeso, l’intervento di Claudio Lotito ha sbloccato l’indice di liquidità, e la Lazio nelle prossime conta di definirle tutte. Si tratta di Felipe Anderson, Radu (rinnovo), Hysaj, Kamenovic e Luka Romero. Resta invece in dubbio il tesseramento di Toma Basic (il Bordeaux vuole 7 milioni più 3 di bonus).
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