MOSCA – Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ha definito come “un turbolento flusso di coscienza” le affermazioni del presidente americano Joe Biden e di quello ucraino Volodymyr Zelensky su un pericolo nucleare da parte della Russia. “Per me è difficile commentare le cose dette recentemente dal presidente Usa, così come lo è per altri osservatori che si chiedono come interpretarle”, ha detto Lavrov in un’intervista a un programma televisivo ripresa dall’agenzia Tass.
Lavrov ha definito le dichiarazioni di Zelensky come “un flusso di coscienza ancora più turbolento”: “Non ho una preparazione medica”, ha aggiunto il ministro degli Esteri, sottolineando di non poter essere “responsabile per lo stato psicologico di persone che ogni giorno provano la loro inadeguatezza”. In un discorso tenuto in California Biden aveva detto di ritenere concreta la possibilità che il presidente russo Vladimir Putin usi armi nucleari tattiche.
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