ROMA – Il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, ha accusato oggi la Corte penale internazionale dell’Aia di “eseguire gli ordini” dell’Occidente, dopo il mandato di arresto spiccato nei giorni scorsi dal tribunale contro il presidente russo Vladimir Putin.
“La Corte penale internazionale è presieduta da un pubblico ministero che è un anglosassone naturalizzato e che, ovviamente, come abbiamo visto tutti, sta eseguendo gli ordini dei suoi padroni, che vietano a questo organismo di indagare sui crimini degli Stati membri della Nato e lo impostano perché vada alla ricerca di pretesti falsi, fatti inesistenti, con l’obiettivo di portare avanti l’agenda del cosiddetto Occidente collettivo”, ha detto Lavrov, citato dall’agenzia di stampa Ria.
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