Il mondo del lavoro è in continuo cambiamento, ora più che mai oggi che le nuove tecnologie stanno rivoluzionando l’approccio a molte professioni. Partendo da questo dato, il noto portale di annunci di lavoro Indeed ha analizzato gli attuali trend di mercato, individuando quelle che saranno le figure più ricercate e più pagate nel corso di quest’anno. Ecco cosa emerge dallo studio.
I lavori più richiesti nel 2023: dalle figure più tradizionali alle nuove professioni digitali
Secondo la ricerca effettuata da Indeed, il 2023 potrebbe essere un anno di ripresa dal punto di vista del lavoro, grazie non solo all’aumento della domanda riguardante figure professionali di stampo “tradizionale” ma anche e soprattutto in virtù della rivoluzione digitale in atto, che nel giro di pochi anni ha portato all’affermazione di nuove professioni legate al mondo del web e all’applicazione delle nuove tecnologie.
Di fronte a questo dualismo, si configura una fase abbastanza positiva per diverse categorie di lavoratori altamente specializzati che sia offline che online potrebbero trovare importanti opportunità per collocarsi in ambiti molto stimolanti e, perché no, ben remunerati. Ecco dunque quali saranno i lavori più richiesti nel 2023 secondo Indeed.
Le professioni tradizionali più ricercate quest’anno
Sono diverse le professioni che possiamo definire “tradizionali”, in contrapposizione alle nuove figure digitali, che nel corso del 2023 potrebbero trovare interessanti opportunità sul mercato, in vista di una crescente richiesta di specialisti in varie discipline. I laureati in ingegneria, per esempio, risultano essere ancora una volta coloro che hanno meno difficoltà a collocarsi e a trovare buone retribuzioni: a seconda del settore specifico, infatti, i redditi variano dai 37mila ai 51mila euro lordi annui. Tra i più ricercati, sicuramente ingegneri specializzati nel campo delle costruzioni, vista la forte spinta data al settore edile, e quelli che lavorano sull’energia e sull’ecosostenibilità degli impianti.
Bene anche chi opera in campo medico e del benessere più in generale: proprio i medici, infatti, rientrano tra le professioni più richieste e meglio pagate, con circa 75mila euro lordi di reddito, affiancati da titolari di farmacia e farmacisti, a dimostrazione della crescente attenzione delle persone verso i temi della salute.
In lista anche i commercialisti e gli avvocati, che a quanto pare non passano mai di moda e nonostante i tanti cambiamenti che riguardano il mondo del lavoro rivestono sempre un ruolo centrale.
Il boom delle professioni digitali
Accanto alle figure descritte come tradizionali, vanno però considerate le nuove professioni digitali che si stanno affermando sempre di più anno dopo anno e che risultano fondamentali affinché ciascuno di noi possa usufruire dei tanti servizi online oggi a disposizione. Pensiamo per esempio ai vari servizi di svago come i casinò online e gli e-commerce, che non potrebbero esistere senza il lavoro di un web developer: provenienti da studi informatici, questi professionisti si occupano infatti di realizzare le piattaforme su cui troviamo passatempi del tutto simili a quelli delle sale da gioco, oppure sulle quali possiamo effettuare lo shopping online.
Proprio l’e-commerce promette di essere un altro dei protagonisti dei prossimi mesi, con diverse opportunità di collocamento offerte sia dal punto di vista manageriale, e si parla appunto di e-commerce manager, una figura anche da 80mila euro lordi, che da quello del web marketing. Grande attenzione viene riservata anche ai SEO specialist, ossia i professionisti che lavorano sul posizionamento dei siti sui motori di ricerca, e i Growth Hacker, che attraverso strategie a basso costo aiutano le aziende ad acquisire nuovi clienti e fidelizzarli nel lungo termine.
Capitolo a parte, infine, per i professionisti nella raccolta e nell’analisi dei dati provenienti dalla navigazione online, che rappresentano la base per studiare strategie appropriate per ciascun segmento di clientela. I Web Analytics manager, per esempio, svolgono un ampio ventaglio di attività finalizzate al monitoraggio di tutti i dati provenienti non solo dal sito internet, ma anche da profili social ed eventuali blog gestiti dall’azienda, studiando per esempio le fasce di target più interessanti e i contenuti rivolti a ciascuna di esse, le interazioni degli utenti e i Key Performance Indicator riguardanti le prestazioni dell’organizzazione nel suo complesso. Un lavoro stimato tra i 30 e i 70mila euro lordi annui, ma che a seconda delle responsabilità può anche superare queste soglie.
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