Con la nuova fase ripartono tutte le attività commerciali e le prescrizioni vengono attenuate in modo che si possa riprendere le consuetudini giornaliere. Anche a Carbonia l’amministrazione ha deciso di consentire la riapertura omettendo di dare indicazioni precise per tutti e i primi ad insorgere sono stati gli operatori del mercato civico così come segnala l’associazione “Carbonia Avanti” per bocca di Marco Murru “Quanto avvenuto sabato mattina all’interno del mercato civico comunale è solo l’ultima avvisaglia di un malessere che cova da molto tempo fra gli storici proprietari delle attività commerciali operanti nella struttura. Negli ultimi anni – scrive l’associazione – questi operatori sono stati più volte rassicurati con la promessa e l’impegno, puntualmente disattesi, per la modernizzazione del mercato e la risoluzione degli annosi problemi che non rendono competitivo e concorrenziale il loro lavoro. Tanto più in questo complesso periodo di emergenza sanitaria in cui sono state effettuate delle scelte quantomeno discutibili nella gestione dell’afflusso dei clienti dentro la struttura: contingentando gli accessi per un massimo di 25 persone per volta, ovvero un numero di gran lunga inferiore (quasi la metà) rispetto a quello delle attività presenti dentro il mercato. In maniera molto diversa da altre grandi strutture commerciali site nel territorio comunale che, invece, non hanno subito la stessa penalizzazione.”
LA PROTESTA
Il malcontento nato per le numerose file creatasi a causa del mercatino del sabato mattina, che si tiene nelle adiacenze del mercato comunale, e molti clienti hanno deciso di compiere i propri acquisti altrove. “Per evitare le dure contestazioni, – prosegue l’associazione – i rappresentanti dell’amministrazione comunale sarebbero dovuti uscire dal guscio dove si sono rinchiusi da ormai molto tempo e andare ad ascoltare le legittime rivendicazioni degli esercenti, intervenendo di conseguenza magari elevando il numero degli accessi all’interno del Mercato coerentemente col numero di attività presenti nella struttura, sempre con il doveroso rispetto delle misure di sicurezza e distanziamento sociale. Sarebbe bastato ascoltare le richieste, semplici, degli interessati. Ma per ascoltare è necessario vivere la città e non, come accade ormai da molto tempo con la giunta 5 Stelle, galleggiare anni luce lontani dalle reali esigenze dei cittadini. Non è un mistero per nessuno, infatti, che molti Assessori risiedano fuori Carbonia e in città vengano saltuariamente e che, comunque, non conoscano fino in fondo le problematiche della comunità perché non le vivono direttamente e spesso non hanno punti di riferimento nel mondo del lavoro cittadino e tra la società civile.”
Gli amministratori che hanno tentato di contenere nell’immediato la protesta. si sono poi impegnati ad affrontare con nuove soluzioni i problemi legati all’afflusso contingentato di persone all’interno del Mercato Civico “La nostra speranza – dice Murru – è quella che, oltre che sull’afflusso dei clienti in un momento emergenziale, si possano fare passi avanti anche sulla risoluzione dell’annosa contrapposizione fra operatori del mercato civico e del mercatino. Sarebbe cosa buona e giusta intervenire per evitare che il sabato mattina si creino doppioni fra le attività che operano all’interno e quelle che stanno all’esterno, nel rispetto dell’esigenza e del diritto di tutti di portare avanti la propria attività. È insensato che, in un momento di grave crisi economica come quella attuale, gli esercenti storici del mercato, già gravemente debilitati, debbano essere messi in concorrenza con gli altri operatori che, insediati al di fuori della struttura civica, intercettano parte dei clienti impossibilitati a entrare nell’edificio per via delle norme sul distanziamento sociale.”
LE SOLUZIONI
Tra le indicazioni suggerite dall’associazione quella di impedire “i doppioni o si trasferiscano altrove in città. Gli spazi non mancano certo ed è possibile, oltre che giusto, tutelare il diritto di tutti gli operatori a svolgere il proprio lavoro in maniera serena e con profitto. Si smetta di fare orecchie da mercante rispetto alle legittime rivendicazioni di chi chiede solo un minimo di collaborazione, giustizia sociale ed equità. E nel contempo si studino soluzioni reali per ammodernare il mercato civico e creare maggiori opportunità di crescita economica per chi opera all’interno della struttura.”
La paura dell’associazione “Carbonia Avanti” è che se non si risolvono in tempi brevi tutte le problematiche questo possa ingenerare altre dure proteste “Dopo 4 anni di chiacchiere a livello amministrativo, sarebbe ora di produrre qualche fatto concreto. O l’episodio di sabato mattina rischia davvero di essere il primo di una serie più lunga di contestazioni, vista l’esasperazione di molti esercenti. Il compito di un’Amministrazione – conclude l’associazione” dovrebbe essere quello di rasserenare i cittadini e creare per loro tutte le possibili opportunità, non di esasperarli con la propria immobilità e conclamata incapacità.”
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