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La top-12 del fotovoltaico in Italia

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MILANO – EnergRed, E.S.Co. impegnata nel sostenere la transizione energetica delle pmi italiane, promuove a pieni voti ben 12 delle nostre regioni, quasi la metà delle quali ha perfino raggiunto lo status di «coal free», ossia ha già azzerato i consumi di carbone, la fonte fossile che produce più emissioni di gas climalteranti.

Prendendo in esame una pluralità di fonti che includono il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, l’Ufficio Statistico di Terna – Rete Elettrica Nazionale, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, il GSE e l’ISTAT, EnergRed ha analizzato le nostre diverse fonti di approvvigionamento energetico, i livelli di consumi effettivi e le differenti forme di produzione, restituendo l’immagine di un Paese, l’Italia, che sta vincendo la sfida del processo di decarbonizzazione dell’economia e che dimostra resilienza nel fronteggiare lo shock energetico scaturito dal conflitto in Ucraina.

«La Lombardia è la regione con il maggior numero di impianti fotovoltaici (12% del nazionale), seguono Veneto (11,1%), Emilia Romagna (7,9%), Piemonte (5,3) e Lazio (5,1%), mentre a primeggiare per potenza installata è la Puglia con il 13% del totale», illustra Giorgio Mottironi, CMO di EnergRed.

A queste sei regioni, nella top-12 di EnergRed si sommano la Sicilia, che gode del beneficio di un’esposizione solare più fortunata e non solo nei mesi estivi, la Valle d’Aosta, che produce più energia da rinnovabili di quanta non ne consumi (105%) posizionandosi come la prima regione esportatrice netta di energia pulita d’Italia, la Sardegna e l’Abruzzo, dove le grandi utility hanno avviato cospicui investimenti, e poi anche la Basilicata e la Campania, che secondo le analisi di EnergRed hanno anch’esse grandi potenzialità di crescita.

Riguardo alle fonti di approvvigionamento, nelle regioni della top-12 di EnergRed si può affermare che la crisi energetica ha avuto l’effetto di dare un’ulteriore accelerazione allo sviluppo di impianti di energia rinnovabile, trainando il nostro Paese nel raggiungimento degli obiettivi fissati a livello europeo sul tema della decarbonizzazione.

Cinque delle regioni nella top-12 di EnergRed (Emilia-Romagna, Valle d’Aosta, Abruzzo, Basilicata e Campania) sono già ad oggi «coal free» e ad avere azzerato i loro consumi di carbone anche il Molise ed il Trentino-Alto Adige, mentre si stanno avvicinando a questo obiettivo Umbria, Piemonte, Calabria e Marche, che stanno facendo registrare consumi di carbone quasi zero.

Ma anche le altre regioni sono sulla buona strada per quanto riguarda il consumo di carbone, salvo forse Puglia, Sardegna e Lazio che insieme rappresentano quasi l’80% del consumo nazionale di questo combustibile fossile (pari complessivamente ad un esiguo 5% dei consumi di energia), utilizzato prevalentemente per alimentare le grandi centrali elettriche.

«Il merito è anche nostro», sottolinea Moreno Scarchini, ceo di EnergRed, che ha largamente contribuito alla diffusione di una metodologia che consente di realizzare un impianto a costo zero e — associando la configurazione SEU al servizio energia Care&Share — di avere energia sostenibile ad un costo omnicomprensivo variabile tra i 115€/MWh ed i 145€/MWh.

«Si tratta di un impianto fotovoltaico — spiega Moreno Scarchini —  che si integra facilmente con la preesistente configurazione impiantistica dell’utilizzatore senza alterarne in alcun modo la funzionalità. Queste caratteristiche rendono il SEU un’opportunità unica ed imperdibile nel mercato dell’energia, portando ad abbattere la bolletta elettrica grazie all’autoconsumo».

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