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La scintilla tra Patrick Cutrone e la Fiorentina continua a non scoccare

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La scintilla tra Patrick Cutrone e la Fiorentina continua a non scoccare. Ieri sera, nella sfida contro il Genoa, ne è arrivata la prova: appena 12′ per l’attaccante comasco, entrato al minuto numero 78. Briciole, sulla falsa riga di quanto visto quest’anno: 10 partite di campionato, 10 presenze da subentrato. Il record di minutaggio figura nei 35′ della sconfitta casalinga contro il Benevento. Per otto volte Cutrone ha giocato meno di 25′. Decisamente poco se si pensa che la concorrenza, Vlahovic e Kouamè, ha prodotto due gol. Il sorriso a Cutrone manca ormai da diverso tempo: dopo l’addio al Milan sono arrivati i difficili sei mesi al Wolverhampton (due gol e tre partite da titolare) e poi la Toscana.

Ma ora è tempo di cambiare aria. 
Patrick ha lasciato i suoi storici agenti, Giovanni Branchini e Donato Orgnoni. È pronto a salutare la Fiorentina. Cosa succederà? Secondo quanto appreso da calciomercato.com, Cutrone si è preso qualche giorno di riflessione per valutare il da farsi. Come confermato da Pradè nel pre-partita la formula del prestito dai Wolves è cambiata. Non più obbligo di riscatto ma diritto. “Cutrone è un valore assoluto, sia in caso di riconferma che di ricollocamento” ha dichiarato il ds, aprendo senza troppi fronzoli all’ipotesi di una mancata permanenza, complice l’idea viola legata a Felipe Caicedo per gennaio.

Al momento a seguire Cutrone è direttamente la famiglia. Ma per gennaio occorrerà affidarsi a un procuratore: ci sarà da trattare, mentre Parma e Bologna restano alla finestra.

La scintilla tra Patrick Cutrone e la Fiorentina continua a non scoccare. Ieri sera, nella sfida contro il Genoa, ne è arrivata la prova: appena 12′ per l’attaccante comasco, entrato al minuto numero 78. Briciole, sulla falsa riga di quanto visto quest’anno: 10 partite di campionato, 10 presenze da subentrato. Il record di minutaggio figura nei 35′ della sconfitta casalinga contro il Benevento. Per otto volte Cutrone ha giocato meno di 25′. Decisamente poco se si pensa che la concorrenza, Vlahovic e Kouamè, ha prodotto due gol. Il sorriso a Cutrone manca ormai da diverso tempo: dopo l’addio al Milan sono arrivati i difficili sei mesi al Wolverhampton (due gol e tre partite da titolare) e poi la Toscana.

Ma ora è tempo di cambiare aria. 
Patrick ha lasciato i suoi storici agenti, Giovanni Branchini e Donato Orgnoni. È pronto a salutare la Fiorentina. Cosa succederà? Secondo quanto appreso da calciomercato.com, Cutrone si è preso qualche giorno di riflessione per valutare il da farsi. Come confermato da Pradè nel pre-partita la formula del prestito dai Wolves è cambiata. Non più obbligo di riscatto ma diritto. “Cutrone è un valore assoluto, sia in caso di riconferma che di ricollocamento” ha dichiarato il ds, aprendo senza troppi fronzoli all’ipotesi di una mancata permanenza, complice l’idea viola legata a Felipe Caicedo per gennaio.

Al momento a seguire Cutrone è direttamente la famiglia. Ma per gennaio occorrerà affidarsi a un procuratore: ci sarà da trattare, mentre Parma e Bologna restano alla finestra.

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