Dopo qualche ora di meritato riposo, dall’ultimo evento organizzato dalla nostra Associazione, in collaborazione con la F.A.S.I, il Circolo Peppinu Mereu di Siena, Il Circolo Acrase Maria Lai di Roma e il Circolo ACSIT di Firenze e il Laboratorio “Distanti ma uniti. Casa Sardegna on line” mi sembra giusto e doveroso fare qualche riflessione e i dovuti ringraziamenti.
Il programma che avevamo inizialmente preparato e fortemente voluto è stato condizionato da vicissitudini da noi non dipese. L’improvvisa cancellazione di alcuni voli, da e per la Sardegna, della compagnia Alitalia, ci ha impedito di avere come nostre ospiti, la Dott.ssa Antonella Congiu in rappresentanza della regione Sardegna della Commissione Pari opportunità, alcune rappresentanti di associazioni sarde di volontariato dedite alla lotta contro la violenza sulle donne, tutto il gruppo dell’Associazione Folclorico Culturale Sas Nugoresas gruppo folk e il maestro Carlo Boeddu che sabato, nella serata “Aspettando la marcia della Pace” si sarebbero dovuto esibire
Per tutti gli organizzatori, per le ospiti e per tutte/i le amiche e gli amici che hanno condiviso con noi questi due giorni all’insegna della pace, della sorellanza e della fratellanza, uniti dal nostro slogan “NO ALLA VIOLENZA, SI ALLA GIUSTIZIA, AL RISPETTO DEI DIRITTI UMANI, ALLA PACE E ALLA LIBERTA”, è stato sicuramente un grande dispiacere non poter festeggiare e marciare assieme loro.
E parlando di diritti, con i circoli che appartengono al laboratorio “Distanti ma uniti. Casa Sardegna on line”, ancora una volta ci colpisce un’interpretazione assai singolare della continuità territoriale. Ci chiediamo che tipo di tutela ha assunto la regione Sardegna per la popolazione e per il diritto alla mobilità? Quali garanzie vengono assicurate alle persone che hanno necessità di spostarsi, spesso con urgenza, per curarsi perché la sanità regionale non fornisce tutte le cure necessarie? Avremo modo e tempo per approfondire il tema e denunciare le politiche che non tutelano il sacrosanto diritto delle persone di muoversi.
Questo evento è stato possibile grazie al prezioso contributo di diverse persone. Un sentito ringraziamento, va alla F.A.S.I. (Federazione delle Associazioni Sarde in Italia) nella persona della presidente Serafina Mascia, al Coordinamento donne della F.A.S.I. nella persona della coordinatrice, Francesca Concas a Dina Meloni, presidente del circolo Peppinu Mereu di Siena, a Angelino Mereu , presidente del circolo Acsit di Firenze, a Maria Nives Cabizzosu , presidente del circolo Acrase Maria Lai di Roma e a Elio Turis , coordinatore del laboratorio “Distanti ma uniti. Casa Sardegna Online” per l’importante sostegno e supporto organizzativo.
Grazie ancora all’assessora al Paesaggio Monte Ortobene e qualità della vita, Dott.ssa Valeria Romagna e alle altre assessore e vigilesse del comune di Nuoro, a Rita Corda rappresentante del Coordinamento 3 donne di Sardegna e a Erika Borghesi , consigliera Provinciale di Perugia con delega alle parità opportunità per la loro importante presenza. Grazie a tutti/e presidenti e rappresentanti dei circoli dei sardi presenti, che hanno accettato il nostro invito e sfilato assieme a noi alla Marcia della Pace, Perugia- Assisi, a tutti gli amici e le amiche sostenitrici della nostra Associazione, sempre presenti ai nostri eventi.
Un ringraziamento particolare a tutti/e i/le ragazzi/e del direttivo dell’Associazione Culturale Sarda Shardana per il lavoro svolto e per essersi messi a disposizione sin dall’inizio nell’organizzazione di questo evento.
Abbiamo partecipato alla Marcia della pace con il messaggio “ Sas feminas sardas, pedint paghe, pro sas feminas de tottu su mundu” in solidarietà delle donne afghane e a tutte quelle vittime di violenza che vedono lesi i loro diritti.
di Nicoletta Menneas
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