Ci siamo domandati chi non ha mai raccolto una pietra o un quarzo luccicante? Penso che quasi tutti noi da bambini o ragazzi abbiamo “rastrellato” o scavato per gioco il terreno per raccogliere un minerale. Ricordo momenti d’infanzia quando con amici e genitori si scarpinava la montagna in zone ricche di minerali per ampliare la propria collezione. Ci si fermava vicino alle miniere o ai giacimenti abbandonati: era un momento entusiasmante quando, fra i detriti, sporgevano alla luce quarzi e quant’altro e, quando lo zaino era pesante, dopo le passeggiate, si tornava a casa e si iniziava la pulitura dei minerali. Chi aveva l’assortimento più consistente li scambiava con i compagni, ma più delle volte si regalavano anche agli amici che avevano preferito la partita in Tv. Un fatto emozionante la collezione di minerali soprattutto per la riscoperta della natura tra sentieri che conducono in quota; un mondo di avventure e di conoscenza quando i genitori o i nonni ci davano lezioni di mineralogia e, ancora oggi, tenere tra le mani un minerale ci fa rivivere il passato.
“Oggi possiamo nuovamente suscitare emozione grazie ad una esposizione allestita nell’ Antica Tonnara Spagnola grazie alla proposta dell’ Associazione Turistica Pro Loco di Portoscuso che in questa circostanza, _ comunica la Presidente Maria Canu, – invita tutta la popolazione, gli appassionati di minerali e i ragazzi delle Scuole dell’Istituto Comprensivo Statale alla visita predisposta nella Sala Corpus per il giorno 16 e 17 novembre (con orari 9,30-12,00 e 16,00-19,30)”. Non si tratta solo di una bellissima pietra che troveremo esposta nello stand, ma bensì l’occasione di poter chiedere ai soci dell’Associazione Associazione Mineralogica di Domusnovas qualsiasi domanda inerente il minerale, dalla sua provenienza e a volte anche della sua utilità nella produzione di fertilizzanti, pigmenti, abrasivi, smalti; inoltre alcuni di essi sono anche fonti di elementi chimici essenziali per la vita come il calcio, il potassio, il magnesio e fondamentali per funzioni delle vita come ad esempio costituenti delle ossa e dei denti; altri per il funzionamento di alcuni organi come lo iodio nel caso della tiroide.
La mostra si presenta con la bellezza di 15 collezionisti tra i quali Carlo Pastafiglia appassionato e intenditore di oltre 10 mila minerali con l’esposizione di minerali provenienti dalla Sardegna. “Il collezionismo di minerali, – aggiunge la Presidente Canu, – è una attività sociale, un’ interesse che favorisce discussioni e amicizie tra appassionati uniti in club o associazioni per partecipare a scoperte e conoscenze”.
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