Non si è fatta attendere la risposta della Portovesme srl alla Confsafi, dopo essere stati accusati di impiegare personale dalla Spagna per alcune lavorazioni dell’azienda a discapito dei lavoratori sardi. (In arrivo personale estero alla Portovesme srl. La Confsafi chiede spiegazioni all’azienda)
L’azienda si dice sorpresa “della scarsa conoscenza da parte degli autori della nota (Confsafi ndr), in merito all‘attività presso gli stabilimenti della Portovesme s.r.l. ed alle operazioni di investimento in essere. Lo step di investimento cui ci si riferisce, teniamo a ribadire, è il secondo e segue un primo step conclusosi con assoluto successo nel mese di febbraio del 2020 dopo una serie di attività che sono durate circa un anno. Si aggiunga, sempre con riferimento al primo step, la proficua collaborazione con le 00.SS di stabilimento le quali, in qualità di RLS, per la prima volta hanno fattivamente collaborato anche nella fase esecutiva rendendosi partecipi del team di progetto e garantendo un prezioso contributo in campo. L‘insieme delle professionalità messe in campo e la collaborazione di tutti gli attori hanno consentito che la fase si chiudesse secondo le specifiche tecniche programmate e con tutte le tutele dell‘ambiente e della sicurezza con zero infortuni per i lavoratori coinvolti. L’intero programma di investimenti per il periodo 2020-2023, che non si esaurisce nell’investimento in essere ed oggetto della presente, è stato inoltre esposto e presentato, nel dicembre u.s., a tutte le forze attive nei nostri stabilimenti e, quindi, le Organizzazioni sindacali regionali e territoriali, l‘Associazione degli Industriali della Sardegna e tutti gli imprenditori operanti presso la scrivente Società.”
Nello specifico l’azienda in questione tiene a specificare che il personale che dovrà essere impiegato ha delle professionalità specifiche a livello mondiale difficilmente reperibili nel territorio dove è ubicata la Portovesme srl “Tornando all’investimento in essere, si chiarisce che lo stesso prevede lavorazioni altamente specifiche e ad alta complessità, da svolgersi nel preciso rispetto di tempi prestabiliti e con la contemporaneità della marcia degli impianti. Trattasi, indi, di lavorazioni che presentano caratteri di “quasi unicità” a livello mondiale e per le cui competenze, come si può facilmente desumere, si richiedono esperienze per le quali esistono poche realtà abilitate e titolate, sia in Europa sia nel resto del mondo. Lo stesso investimento, comunque, coinvolgerà anche una decina di imprese locali, già operanti presso i nostri impianti e con un incremento temporaneo di manodopera che supererà le 50 unità. In conclusione, siamo certi che ancora una volta nusc1remo a portare a buon fine un‘importante operazione di miglioramento che sarà, certamente, un’altra efficace base per garantire la sostenibilità della Portovesme s.r.l., la difesa dell‘occupazione del nostro territorio e le prospettive di possibile incremento della stessa che andranno a crearsi da qui al prossimo lungo futuro.”
Restano comunque delusi e amareggiati i responsabili dell’Azienda perché è stata messa in dubbio “la capacità di garanzia di continuità di marcia e di conseguente occupazione della forza lavoro che da sempre, la scrivente Società, ha messo in campo; ancora di più se codesti attacchi appaiono poco robusti in termini di conoscenza e consapevolezza della situazione in essere e funzionali ad altre mire o a tentativi di delegittimazione che nulla hanno a che fare con il nostro business e con la nostra missione, tanto meno con la difesa della forza lavoro.”
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