Con comunicato stampa del Gabinetto Reale del Marocco reso pubblico, ieri mercoledì 4 ottobre 2023, il Re Mohammed VI annuncia al popolo marocchino che il Comitato Esecutivo della Federcalcio Internazionale (FIFA) ha accettato all’unanimità il dossier Marocco-Spagna-Portogallo come candidatura unica per l’organizzazione dei Mondiali di calcio 2030:
“Sua Maestà il Re Mohammed VI ha il grande piacere di annunciare al popolo marocchino che il Comitato Esecutivo della FIFA ha appena accettato all’unanimità il dossier Marocco-Spagna-Portogallo come unica candidatura per l’organizzazione dei Mondiali di Calcio 2030. Questa decisione del Comitato Esecutivo della Federazione Internazionale di Calcio saluta e riconosce il posto di scelta del Marocco nel concerto delle grandi nazioni. Sua Maestà il Re rivolge, in questa occasione, le sue congratulazioni al Regno di Spagna e alla Repubblica del Portogallo, ribadendo l’impegno del Regno del Marocco a lavorare in perfetta sinergia con le istanze competenti in materia in ciascun paese ospitante“.
Va ricordato che il Re Mohammed VI aveva annunciato la candidatura congiunta del Marocco, con Spagna e Portogallo, per ospitare i Mondiali del 2030, il 14 marzo 2023 a Kigali, in un messaggio in occasione del ricevimento dalla Confederazione del Calcio Africana (CAF) il Premio Eccellenza per l’anno 2022, (CAF President’s Outstanding Achievement Award-2022).
Il Sovrano aveva sottolineato nel suo messaggio che questa candidatura congiunta, senza precedenti nella Storia del calcio, sarà quella dell’incrocio tra Africa ed Europa, tra il nord e il sud del Mediterraneo, e tra i mondi africano, arabo ed euro-Mediterraneo.
Il Sovrano ha inoltre precisato che questa candidatura sarà quella di riunire il meglio di entrambe le parti e la dimostrazione di un’alleanza di genio, creatività, esperienza e mezzi, è “un messaggio di pace, tolleranza e inclusione”, ha sottolineato il presidente della FIFA, Gianni Infantino.
Due continenti – Africa ed Europa – uniti non solo nella celebrazione del calcio, ma anche nel garantire una coesione sociale e culturale unica. Che bellissimo messaggio di pace, tolleranza e inclusione”, ha affermato Infantino, al termine del Consiglio dell’organismo calcistico mondiale.
Di Belkassem Yassine
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