Non solo sbarchi di barchini carichi di migranti nel sulcis ora anche le ONG prediligono la Sardegna come porto sicuro, dopo che Lampedusa si è rifiutato di ricevere l’ultima nave carica di extracomunitari. La nave Alan Kurdi con a bordo 125 migranti è stato autorizzata dal Ministro La Morgese a sbarcare nel porto di Arbatax viste le avverse condizioni meteo. “Contestualmente all’autorizzazione – sottolinea il Viminale – è stata avviata la procedura europea di ricollocamento e l’80% dei migranti soccorsi verrà trasferito in altri Paesi europei”
Cinque giorni fa, tra il 19 e il 20 settembre, la nave ha effettuato tre interventi di soccorso al largo della Libia. Tra i migranti salvati 62 minori, il più piccolo dei quali ha cinque mesi. Subito dopo l’intervento la Alan kurdi, dicono dalla Ong, ha contattato i Centri di coordinamento del soccorso marittimo di “Italia, Malta, Germania e Francia, nonché il Ministero degli esteri tedesco”, chiedendo un porto sicuro, “ma nessuno di loro ha risposto”.
Immediate le reazioni del Segretario della Lega, Matteo Salvini, che scrive in un tweet “Roba da matti! La nave Ong tedesca Alan Kurdi, con 125 immigrati clandestini a bordo, era diretta a Marsiglia. La Francia protesta e fa la voce grossa, il governo italiano cede subito ed ecco che la nave si ferma in Sardegna (con buona pace di solidarietà…”
Anche gli esponenti sardi del FdI non fanno mancare il loro punto di vista e il deputato Salvatore Deidda insieme ai consiglieri regionali Francesco Mura, Fausto Piga e Nico Mundula non nascondono la loro amarezza in una nota “Il premier Conte e gli esponenti della sua maggioranza hanno espresso come al solito, con atteggiamento supino, grande soddisfazione per le decisione dell’Europa sulla politica dei migranti e, oggi, se ne vedono i risultati. La Ong ‘Alan Kurdi’ viene rifiutata dalla Francia e ovviamente dove fa ritorno? In Italia. Ci mancherebbe che non si dia riparo ad una nave in caso di maltempo, ma non si pensi neanche per un minuto che questa scelga la Sardegna per i suoi traffici disumani. Non vogliamo diventare la nuova meta delle Ong, – concludono gli esponenti del partito di Giorgia Meloni – dopo che la Sicilia si è giustamente ribellata. Il Governo Conte è incapace, complice e pieno di contraddizioni. Adesso basta!“,
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