Pavel Nedved ha parlato delle incognite più consistenti del futuro prossimo bianconero. Ha parlato di Cristiano Ronaldo per esempio, sapendo però come sarà CR7 a decidere. Ha parlato di come con Paulo Dybala ci sia prima di tutto il mercato e solo in seguito, eventualmente, un piano di reintegro totale. Nedved ha affermato come lo stesso Andrea Pirlo rimarrà al 100% alla guida della panchina anche per la prossima stagione, ma il futuro del tecnico bianconero è verosimilmente in bilico. La qualificazione in Champions non basterà, quindi Pirlo è chiamato a cambiare prestazioni e atteggiamenti. La società ha soccorso il Maestro con Paratici prima e Nedved poi, ma come scordare quanto successo con Allegri e Sarri? Entrambi confermati pubblicamente dal presidente Agnelli dopo l’eliminazione in Champions (Ajax nell’aprile 2019 e Lione ad agosto 2020).
Proseguono sondaggi e riflessioni su un possibile successore. Nella categoria “top manager” solo Zinedine Zidane sembra un’opzione valida, anche se i conti alla Continassa non possono consentire la promessa di un mercato al top. Difficile poi che prima del Mondiale possa liberarsi Roberto Mancini dalla Nazionale. Allora si riflette su profili a metà strada tra la scommessa Pirlo e la primissima fascia: Spalletti, Juric, Gasperini, Mihajlovic. Su tutti però è Simone Inzaghi a occupare la pole position: dietro il suo temporeggiare con Lotito e Tare – per il rinnovo – ci sarebbe proprio un club pronto a fargli compiere un salto di qualità.
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