MILANO – Jack Savoretti, l’artista italo inglese dalla voce ruvida, appassionata e struggente che ammalia e rapisce incarnando alla perfezione la fisionomia del giovane cantautore, ha iniziato a condividere con i propri fan piccoli indizi che parlano di un imminente ritorno discografico e live. Dopo aver annunciato alcuni appuntamenti in Gran Bretagna e Svizzera, arriva oggi l’annuncio ufficiale delle prime date italiane che lo vedranno impegnato in questo 2024. I primi concerti annunciati parlano di luoghi davvero unici del nostro paese come Gardone Riviera (il 7 luglio al Tener-a-mente Festival), Marina di Pietrasanta (il 31 luglio al Teatro La Versiliana), Bologna (il 16 dicembre all’Europauditorium) e Roma (19 dicembre all’Auditorium della Conciliazione).
I biglietti di queste nuove date (prodotte da Vivo Concerti in collaborazione con Concerto Music e Momy Record) sono già disponibili in prevendita esclusiva Vivo Club e online su vivoconcerti.com, mentre saranno in tutti i punti vendita autorizzati da mercoledì 14 febbraio alle ore 10. Savoretti è salito sul palco del Teatro Ariston di Sanremo in occasione della 74° edizione del Festival della Canzone italiana ospite di Diodato che lo ha voluto accanto a sé per interpretare “Amore che vieni, amore che vai” di Fabrizio De Andrè, artista a cui Savoretti è molto legato essendo stato uno dei pilastri della sua formazione artistica.
Oltre un milione di copie vendute grazie a 7 album pubblicati in lingua inglese (di cui 2 arrivati al primo posto della classifica UK) in oltre 10 anni di carriera e 20 anni di ricerca espressiva, Jack Savoretti ha scritto numerose pagine di canzoni e poesie raccontando una vita da viaggiatore alla ricerca della sua anima artistica divisa tra l’Inghilterra (dove è nato e tutt’ora vive), l’Italia (da cui prende il cognome e una forte passione per la poesia e il romanticismo), la Svizzera (dove ha studiato) e il mondo intero, attraverso cui ha viaggiato negli anni per riuscire a trovare il suo suono, il suo modo di esprimere se stesso. Culturalmente eclettico e influenzato dalla musica cantautorale americana, inglese e italiana, Savoretti ha iniziato giovanissimo a scrivere poesie.
Sarà la madre, una ex modella che frequentava nei suoi anni giovanili Jimi Hendrix e i Rolling Stones, a suggerirgli di prendere in mano una chitarra e di trasferire in musica le sue parole. Il risultato è un insieme di melodie semplici e incisive dominate dal suono della chitarra acustica e da una rara attenzione ai testi che lo porta ad essere spesso paragonato ai grandi cantautori della tradizione anglosassone. Savoretti può vantare un lungo elenco di collaborazioni che vanno dal pilastro del cantautorato americano Bob Dylan alla diva australiana del pop Kylie Minogue, passando per Nile Rogers, James Blunt, Shania Twain ma anche Ex Otago ed Elisa.
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